Sir Brindisi, licenziati 76 operai: Costa Morena bloccata dalla protesta

La ditta Sir ha fatto scattare i licenziamenti di circa metà dei propri dipendenti, nonostante la richiesta di sospensione di tale procedura, in attesa della riunione del prossimo 24 luglio. Per questo motivo, dalle prime luci dell’alba di ieri e fin quando non arriveranno le risposte che si aspettano, Costa Morena è bloccata dai lavoratori (sostenuti dal sindacato Cobas) che impediscono il passaggio ai mezzi pesanti, arrecando, così, diversi disagi. Sul posto, carabinieri e polizia.

Senza lavoro 76 operatori

Dunque, da qualche ora restano senza lavoro 76 lavoratori della ditta Sir, operante nel complesso industriale della centrale Enel di Cerano, che si occupa del trasporto del carbone dalla centrale Federico II, appunto, a Costa Morena Est. Il Cobas «denuncia il comportamento della ditta Sir, nonostante la richiesta delle organizzazioni sindacali di sospendere i licenziamenti in attesa della riunione del 24 luglio a Bari, presso la Task Force Regionale sulla occupazione, guidata dal presidente Leo Caroli», si legge nella nota a firma di Roberto Aprile, segretario provinciale del sindacato.

Niente cassa integrazione

«La Sir continua testardamente a rifiutare l’applicazione della cassa integrazione della durata di un anno per cessata attività, perché non vuole sopportare i costi della stessa», si legge ancora nella nota. Infatti, la ditta vorrebbe che i costi della cassa integrazione fossero a carico degli stessi dipendenti, attraverso l’abolizione di buoni pasto ed altro ancora. Nella riunione svoltasi presso la prefettura di Brindisi, alla presenza del ministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e dell’onorevole Mauro D’Attis, il sindacato Cobas ha chiesto, se non si dovesse riuscire ad ottenere l’ammortizzatore sociale previsto per legge, «come facciamo a sostenere una battaglia per gli investimenti promessi per Brindisi?».

«L’importanza di ottenere questo anno di cassa integrazione – spiega il Cobas – è legata alla possibilità di investimenti alternativi che raccolgano questi lavoratori dalla professionalità costruita in decenni di lavoro sul porto. I licenziamenti Sir sono solo la punta di un iceberg che conta altre centinaia di altri lavoratori che seguiranno la stessa sorte nei prossimi mesi. La lotta dei lavoratori licenziati della Sir è la lotta di una intera città che sta sprofondando sempre più e tutti insieme dobbiamo reagire per invertire la tendenza». Secondo i programmi della Sir, infatti, entro il 31 dicembre prossimo, sarà licenziato il personale restante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version