Siglato il contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Basilicata: 8 nuovi treni e investimenti da 98 mln – VIDEO

Circa 98 milioni di euro di investimenti da parte di Trenitalia sono previsti nel nuovo contratto di servizio siglato con la Basilicata…

Siglato il contratto di servizio Trenitalia - Regione Basilicata: 8 treni e investimenti da 98 mln

Circa 98 milioni di euro di investimenti, 8 nuovi treni Pop, rinnovo della flotta regionale entro il 2026, con prima consegna a partire dall’estate 2024, e aumento dei treni-chilometro effettuati all’anno.

Sono i contenuti del nuovo contratto di servizio, della durata di 10 anni, siglato stamattina tra la Regione Basilicata e Trenitalia.

I contenuti dell’accordo sono stati illustrati dal governatore lucano, Vito Bardi, e dall’ad di Trenitalia, Luigi Corradi.

«Nel sistema di trasporto locale saranno inseriti, entro il 2026, otto nuovi convogli che consentiranno di abbassare l’età media dei treni da 19 a undici anni, oltre a generare sostenibilità e un risparmio del 30 per cento di energia», ha detto Corradi.

Con il nuovo contratto di servizio, è previsto anche un aumento del chilometraggio su binario che passeranno dagli attuali 1,83 milioni a 2,42 milioni nel 2026.

«L’investimento è notevole – ha aggiunto Bardi – da parte della Regione che mette sul tavolo 41,7 milioni, mentre Trenitalia investirà 9,5 milioni, per un totale di oltre 51 milioni».

L’accordo andrà di pari passo con i miglioramenti a livello infrastrutturale che consentiranno, tra il 2024 e il 2026, il potenziamento dei collegamenti da Potenza a Napoli, quelli per Rocca Imperiale in provincia di Cosenza, oltre all’attivazione dei nuovi collegamenti Potenza-Matera e Ferrandina-Matera.

«Ulteriori 46,6 milioni – ha concluso Corradi – saranno impiegati da Trenitalia per migliorare le attività industriali con investimenti sulla manutenzione dei treni, per lo sviluppo di nuove tecnologie e per il restyling della flotta già esistente».

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Dina Sileo, e alcuni dirigenti di Trenitalia.

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