«Abbiamo più volte chiesto al ministero dei Trasporti di commissariare i lavori lungo la Statale 100. Non abbiamo mai avuto riscontro. L’intenzione era non solo di velocizzare la realizzazione delle opere ma anche mettere in sicurezza le risorse, sia gli 84 milioni stanziati sia i 20 necessari affinché sia completata». L’assessora regionale ai Trasporti Pubblici, Anita Maurodinoia, lo precisa subito: la Regione non ha competenza sui lavori pubblici relativi alle statali, sui quali a “comandare” sono i contratti di programma tra il ministero e l’Anas. È evidente, però, che di fronte a una emergenza come il tratto di strada tra Taranto e Bari, teatro solo due giorni fa dell’ultimo incidente mortale in cui hanno perso la vita tre ragazzi, nessuno può girarsi dall’altra parte.
Assessora, al momento ci sono le risorse necessarie a mettere in sicurezza la Statale 100?
«Serve una integrazione di spesa di venti milioni di euro oltre a mettere in sicurezza gli 84 stanziati. Avevamo chiesto ad Anas anche una soluzione a breve termine, ad esempio installando dei new jersey, ma ci è stato risposto che avevano previsto uno studio dell’università su come mitigare il problema in attesa dei lavori definitivi».
Ha poi avuto notizie di questo studio?
«No. Con il presidente Emiliano abbiamo chiesto un incontro al ministero per vederci chiaro, soprattutto sulle risorse necessarie. Stiamo facendo il possibile andando oltre quelle che sono le competenze della Regione».
Perché nel frattempo non viene reso gratuito il transito autostradale in quel tratto?
«Abbiamo domandato anche questo in passato, chiedendo al ministero di interloquire con Autostrade spa per trovare una soluzione che vada in quella direzione. Va trovata una intesa con Anas che ad oggi non c’è».
Non c’è solo la Statale 100 tra le emergenze infrastrutturali che in questi mesi mettono all’angolo la Puglia. Bisogna prepararsi a un’altra estate di code lungo l’A16?
«Anche su questo siamo intervenuti con l’Anas affinché venga sempre definita una viabilità alternativa. In alcuni casi, però, non è possibile, come nei casi dei cantieri mobili a partire dal rifacimento del manto stradale. Si tratta di lavori necessari che sappiamo tutti che vanno realizzati. Abbiamo chiesto alla prefettura di poter partecipare come Regione al tavolo specifico, non essendo di nostra competenza. C’è un cronoprogramma finalizzato a diminuire il più possibile i disagi».
La frana in Campania ha di fatto tagliato i collegamenti ferroviari con Roma.
«Abbiamo scritto a RfI sollecitando una soluzione e notizie certe sul tempo necessario per risolvere il problema. Ci siamo accertati, inoltre, che Trenitalia mettesse in campo tutte le alternative possibili. La speranza è che si risolva tutto entro un mese ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna garanzia in tal senso».