Il sindaco di Bari Vito Leccese, delegato nazionale alla Sicurezza urbana dell’Associazione dei Comuni italiani (Anci), chiede che sia riformato l’articolo 54 del Testo unico degli enti locali, «quello che attribuisce ai sindaci il potere di intervenire, mediante ordinanze contingibili e urgenti, per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».
Nel corso del convegno annuale dell’Associazione italiana dei professori di Diritto amministrativo, in corso a Bari, Leccese ha sottolineato che «competenze e responsabilità, senza strumenti operativi, trasformano il sindaco nel bersaglio di un tiro a segno quotidiano da parte dei cittadini, a causa della crescente percezione di insicurezza delle nostre città».
Il primo cittadino di Bari ha evidenziato che «la polizia locale non può accedere liberamente alle banche dati ministeriali: un agente che effettua un controllo su strada non può consultare le informazioni del Sistema d’indagine come avviene per la polizia di Stato e le altre forze dell’ordine». In alternativa, ha evidenziato, l’agente «deve pagare il costo della visura per ottenere i dati della Motorizzazione: una situazione paradossale, che limita l’efficacia dei controlli e mina la sicurezza dei cittadini».
Per Leccese «solo con un approccio di sistema che favorisca l’adozione di politiche di sicurezza integrata si possono restituire le piazze alla fruizione libera e sicura da parte dei cittadini. Questo è quello che chiedono i sindaci italiani delle grandi città».
