Una scritta blasfema, realizzata con un pennarello bianco, è comparsa all’ingresso della parrocchia “Maria Santissima Addolorata” di Lizzanello, nel Leccese.
A denunciare quanto accaduto è stato il parroco, don Francesco Morelli, attraverso i canali social della parrocchia esprimendo «amarezza per un atto offensivo che tradisce le radici e le tradizioni cristiane di un popolo».
Solidarietà a don Francesco e ai fedeli è arrivata anche dall’amministrazione comunale di Lizzanello «per il vile oltraggio perpetrato ai danni della chiesa matrice. Si tratta – si legge in una nota del Comune – di un episodio che deve suscitare vergogna in tutti noi non solo per il contenuto blasfemo, ma anche per la mancanza di rispetto al credo religioso condiviso da tanti. E che seppur fosse condiviso da pochi, andrebbe sempre e comunque rispettato».
Di amarezza per un gesto «sconsiderato e offensivo» parla l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, che esprime «la mia vicinanza personale e affettuosa, e la solidarietà della diocesi» al parroco e all’intera comunità. «È un gesto che ci ricorda che la missione educativa dei ragazzi e degli adolescenti è una missione che chiama in causa tutti: famiglie, parrocchie, istituzioni, scuole», scrive Seccia. «La bellezza del futuro – aggiunge – dipende dalla capacità di costruire tutti insieme un sistema di valori, di educazione e rispetto. Su questo c’è molta strada da fare: facciamola insieme collaborando tutti per il bene e il futuro dei nostri ragazzi».