Il pane di Altamura, la burrata di Andria, il sospiri di Bisceglie: sono alcune delle eccellenze della gastronomia pugliese protagoniste a Torino durante la manifestazione “I sapori della Puglia imperiale sulle orme di Federico II” che si è tenuta a palazzo Saluzzo Paesana, nel capoluogo piemontese.
Organizzato da Casa Puglia Piemonte con lo chef pugliese Salvatore Turturo, presidente per il Sud Italia della Federazione italiana cuochi, l’evento ha permesso di ripercorrere i tratti più genuini e autentici della cucina pugliese.
«È stata una straordinaria occasione per soffermarsi e comprendere l’amore che Federico II di Svevia, un sovrano illuminato, aveva per la nostra terra: non a caso, in ogni angolo di Puglia, ha lasciato una traccia del suo passaggio, ed è possibile visitare castelli residenze, dimore di caccia, corti, ma anche sedi di guarnigioni e fortini militari», commenta Grazia Di Bari, consigliera delegata alle Politiche culturali che ha partecipato all’evento.
«La Puglia è anche un percorso emozionale che connette le filiere del turismo e dell’agroalimentare, i Comuni e le aziende, per un’azione di promozione culturale e turistica integrata delle tradizioni popolari, culturali e folkloristiche e la commercializzazione della migliore enogastronomia», sottolinea.
La Regione, nel 2021, ricorda Di Bari, ha approvato una legge per la salvaguardia e messa in rete del suo patrimonio anche «su impulso della Convenzione UNESCO adottata nel 2003 (e ratificata dall’Italia nel 2007), che ha tra i suoi obiettivi prioritari l’attuazione di misure atte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale tra le generazioni».
Il patrimonio materiale e immateriale pugliese, conclude Di Bari, «è una vera e propria risorsa del territorio, capace di fornire nuove opportunità alla collettività, non solo per il miglioramento della qualità di vita delle comunità locali, ma anche quale fattore di crescita economica sostenibile e sviluppo territoriale».