Sanità, abbattimento delle liste di attesa in Puglia: dalle associazioni l’ok alla bozza di decreto

È in dirittura d’arrivo il decreto con il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta ad abbattere il fenomeno delle liste d’attesa. L’approdo in Consiglio dei Ministri è atteso per il 3 giugno ma è iniziata a circolare una prima bozza che ha ricevuto l’approvazione di diverse realtà territoriali.

Tra queste Confcommercio Sanità Puglia: «La rete territoriale finalmente prende forma e si realizza con le realtà da sempre presenti sul territorio eliminando concetti obsoleti e lontani dalla logica della prossimità – scrivono dall’associazione – Una collaborazione seria e costruttiva che ha visto impegnati con il Ministero della Salute per riorganizzare la rete di servizi sanitari ai cittadini e i sindacati di categoria Confcommercio Sanità Puglia». Il documento, spazia su diversi punti: dalla Carta dei diritti dei cittadini, fino agli obblighi di comunicazione e trasparenza da parte delle aziende sanitarie.

«Con l’approvazione del presente provvedimento i laboratori di analisi territoriali potranno organizzarsi raggiungendo la soglia in associazione utilizzando tra le varie forme contrattuali quella del contratto di rete. Un processo riorganizzativo che consente di mantenere e far crescere le reti di prossimità. Il decreto inoltre, apre la strada ai laboratori privati accreditati, consentendogli di ampliare l’offerta di servizi avviandoli alla telemedicina».

Una strada da continuare a percorrere per i presidenti di Confcommercio Sanità Puglia Claudia Sangirardi e il vice Cosimo De Angelis. «la strada intrapresa è quella giusta per dare risposte concrete al territorio e dando il giusto riconoscimento ai professionisti che operano nei laboratori di analisi: biologi, medici, tecnici e infermieri. La Regione Puglia ed in particolare la Sottocommissione tematica aveva già lavorato insieme a noi in questa direzione. Pertanto, ci auguriamo che la collaborazione continui con tutti coloro che sono dalla parte dei cittadini, del territorio, delle imprese locali e dei professionisti che vi operano».

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