San Severo, al rione san Bernardino nasce un centro cottura innovativo

Dal supermarket della droga, a un centro cottura d’avanguardia che avrà il nome di Anita Garibaldi. La rivoluzione urbana, contro degrado e criminalità, comincia a tavola, con un innovativo centro cottura – realizzato da Ladisa Srl – che sarà inaugurato nel quartiere periferico di san Bernardino.

Siamo a San Severo, tra via Garigliano e via Tagliamento, in una zona tra le più degradate della città dell’Alto Tavolier; in un rione a elevata densità criminale, tanto che venne aggredita anche la troupe televisiva del programma “Striscia la notizia” e picchiato l’inviato Vittorio Brumotti. Più recentemente passato al setaccio da una massiccia operazione antidroga, realizzata dalla Polizia di Stato per stroncare quello che il procuratore aggiunto, Antonio Laronga, aveva definito «il crocevia strategico del traffico di droga verso le vicine Molise e Abruzzo».

Il centro di cottura sanseverese sarà all’avanguardia e punto di riferimento per il settore dei servizi alla persona, facendo di San Severo “città del Food 4.0”, con una moderna struttura, provvista di attrezzature di ultima generazione e con un’altissima efficienza energetica. Sarà garantita non sola l’innovazione del servizio, ma anche la qualità del cibo. In quest’ottica la società della ristorazione collettiva, leader del mercato, in qualità di capogruppo mandataria, ha diffidato la Gam srl in relazione all’affidamento in appalto del servizio mensa nelle scuole materne statali e primarie, oltre al servizio mensa domiciliare per gli anziani, del Comune di San Severo. Una situazione che sta creando malcontento negli istituti scolastici e per la quale la società capogruppo si riserva di procedere alla sostituzione della Gam srl se non saranno fornite precise giustificazioni sulle inadempienze contestate dall’amministrazione comunale sanseverese.

Niente sconti alla criminalità e niente sconti alla sciatteria che influisce sulla qualità dei servizi offerti. Il messaggio è chiaro e preciso: inizia dal quartiere san Bernardino la rivoluzione gentile – ma decisa – per migliorare la qualità della vita e offrire occasioni di sviluppo per un rione a forte disagio sociale in una città, come San Severo, che cerca il suo riscatto, dopo un periodo difficile.

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