San Nicola che fa doni, miracoli e ci porta sulla retta via. Sono vicini i tre giorni di festa patronale, il 7, l’8 e il 9 maggio. Un evento della tradizione barese in uno spettacolo di richiamo nazionale. Un dialogo con l’arte per far conoscere la bellezza e la forza di San Nicola.
«Il Santo migliore del mondo, lo amiamo – raccontano alcuni cittadini – San Nicola è troppo bello, è il Santo delle donne che devono sposarsi».
I baresi si preparano a vivere una storia di compassione, unità e speranza in un’atmosfera di magia e commozione nella rievocazione storica come quando salva i tre giovani da una tempesta in mare o libera tre fanciulle da schiavitù e violenza, fino a diventare il Santo protettore di tutta la città.
Quest’anno sono 937 anni che le reliquie di San Nicola sono a Bari. Le ossa di San Nicola sono state a Myra per circa 750 anni prima di essere portate in Puglia. Partirono il 20 aprile da Myra e arrivarono il 9 maggio del 1087 a Bari grazie ai 62 marinai, poi la costruzione della Basilica al centro delle due torri.
E già domani 6 maggio si inizia con la rievocazione storica alle ore 19, al molo San Nicola, “Nderralalanz”. Come tradizione all’ora del tramonto è in scena la traslazione delle ossa del Santo, il primo arrivo nella città delle reliquie che furono deposte provvisoriamente nella chiesa di San Michele.
Uno scrigno prezioso infatti sarà trasportato da figuranti su piccole barche da pesca, accolto dalle guardie e dal popolo in festa e accompagnato da un interprete di Niceforo, il primo autore ad aver riportato l’incredibile impresa del 1087. Un piccolo Corteo verso la città vecchia raggiungerà la chiesa di San Michele, dove l’“Abate Elia” deporrà lo scrigno, in attesa della costruzione della Basilica.