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Saldi, inizio tiepido a Bari: addio alle file fuori dai negozi. Pesa la concorrenza delle vendite online

Inizio tiepido per il primo giorno di saldi in città: tanta gente a passeggio per le vie dello shopping cittadine ma poche file e ressa all’esterno dei negozi. Una sensazione condivisa anche dagli esercenti, come Josef Ferrante titolare di Barbarella. «Certo i saldi stanno iniziando meglio degli scorsi anni, ma siamo ancora molto lontani dal…

Inizio tiepido per il primo giorno di saldi in città: tanta gente a passeggio per le vie dello shopping cittadine ma poche file e ressa all’esterno dei negozi. Una sensazione condivisa anche dagli esercenti, come Josef Ferrante titolare di Barbarella. «Certo i saldi stanno iniziando meglio degli scorsi anni, ma siamo ancora molto lontani dal poterci ritenere soddisfatti – spiega Ferrante – stiamo comunque applicando degli sconti importanti senza aver potuto vendere la merce estiva a prezzo pieno e recuperare le spese sostenute per acquistarla a inizio anno».

I saldi dureranno per circa sei settimane e come stimato dalle associazioni di categoria, è previsto un giro di affari di circa 3,4 miliardi di euro su tutto il territorio nazionale, con una spesa media per famiglia di 227 euro, anche se oltre un terzo di chi ha dichiarato di voler comprare in saldo prevede di spendere meno di 100 euro. A pesare sulle scelte dei consumatori, che non attendono più gli sconti stagionali come qualche anno fa, la concorrenza delle vendite online e delle grandi catene di abbigliamento che hanno iniziato a effettuare vendite scontate prima dell’inizio ufficiale dei saldi, nonostante in Puglia fosse stato stabilito il divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data di inizio. Anche per questo motivo gli acquisti sono diventati sempre più mirati e la “febbre da saldi” ha smesso di generare il volume di affari di qualche anno fa.

«Ho aspettato i saldi per comprare soprattutto prodotti per il corpo e la skin-care – racconta una consumatrice, Cristina Terranedda, su via Sparano – Acquisti mirati, anche se per altri generi di prodotti preferisco puntare sull’e-commerce, soprattutto quando si parla di abbigliamento perché ci sono offerte più vantaggiose e ho una scelta maggiore sia a livello di capi che di taglie».

E la concorrenza dell’online non permette ai negozianti di sbilanciarsi più di tanto sulle previsioni di vendita. «Molti clienti hanno già iniziato a richiedere degli sconti prima dell’inizio dei saldi – spiega Barbara Di Molfetta, titolare di Bk- per noi si tratta di un danno doppio che rende sempre più necessario trovare un punto di incontro con le istituzioni. I saldi andrebbero spostati almeno di un mese. Siamo sottoposti a una pressione sconto incredibile, viviamo con un retaggio di 30 anni fa, ma ormai è tutto diverso a partire dal clima alla concorrenza delle catene che possono effettuare sconti tutto l’anno molto più liberamente».

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