A seguito della morte di Andrea Papi, runner di 26 anni ucciso nei giorni scorsi dopo l’attacco di un’orsa nei boschi di Caldes, in Trentino, anche lo Zoosafari di Fasano esprime, attraverso il proprio Amministratore unico, cordoglio alla famiglia del giovane.
Dallo zoo pugliese, però, intervengono anche sulla decisione di catturare e abbattere l’orsa JJ4, presa dal presidente della Provincia autonoma di Trento dopo quanto accaduto.
«Non condividendo l’opzione dell’abbattimento», si legge in un post pubblicato su Facebook, lo Zoosafari «si rende disponibile, qualora necessario, ad accogliere l’orsa, eventualmente realizzando un’apposita struttura ex novo, sentite le Autorità competenti».
Lo Zoosafari di Fasano si estende su 140 ettari e ospita oltre 200 specie di animali.
«Condivido con orgoglio la proposta dello Zoosafari e sono disponibile a ogni forma di collaborazione tra gli enti interessati», scrive in una lettera inviata al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria. «Siamo affranti per la tragica e prematura scomparsa del giovane Andrea Papi che ha provocato unanime e sincero sgomento», scrive il sindaco, che invita le istituzioni della Provincia di Trento a valutare la proposta che arriva da Fasano.
Il problema, infatti, viene spiegato dal primo cittadino potrebbe essere «soprattutto burocratico perché spostare un’orsa dal Trentino alla Puglia prevede una serie di adempimenti complessi».
«L’accoglienza – aggiunge Zaccaria – sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l’esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede». Il sindaco sottolinea che lo zoo è struttura, «seconda in Europa per dimensioni, che si è contraddistinta fin dalla fondazione per la piena attuazione di un modello di gestione dei suoi ospiti che ne garantisce in primo luogo il rispetto della dignità in un ambiente che riproduce fedelmente le caratteristiche delle diverse specie ospitate».