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Rotti, bruciati, debordanti: i cassonetti a Bari sono una vergogna. Sos Città: «Zero attenzione alle regole»

Bruciati, rotti, debordanti, privi di coperchio. Sono quattro le categorie in cui il Codacons ha suddiviso i cassonetti della città, in un lungo report che mette in luce, quartiere per quartiere, il pessimo stato di manutenzione dei carrellatti che dovrebbero contenere la spazzatura dei baresi. Complessivamente, sono 468 i cassonetti finiti nel mirino dell’associazione dei…

Bruciati, rotti, debordanti, privi di coperchio. Sono quattro le categorie in cui il Codacons ha suddiviso i cassonetti della città, in un lungo report che mette in luce, quartiere per quartiere, il pessimo stato di manutenzione dei carrellatti che dovrebbero contenere la spazzatura dei baresi.

Complessivamente, sono 468 i cassonetti finiti nel mirino dell’associazione dei consumatori, che incorona il quartiere di Poggiofranco come quello messo peggio. Qui, infatti, sono ben 112 i carrellati “malati”: nove sono debordanti, 65 presentano una rottura o un’ammaccatura, 38 sono privi di di coperchio, con tutte le conseguenze che questo comporta: spazzatura riversata per strada, cattivo odore che si alza fino ai balconi dei palazzi, il proliferare di batteri. Non se la passa bene nemmeno Carrassi, rione in cui i cassonetti da sostituire sarebbero ben 68, di cui 40 rotti, 12 debordanti e 16 privi di coperchio. Proprio qui si trova la strada in cui si registrano le peggiori criticità, via Alcide De Gasperi. Nelle vicinanze del Parco Sole, della Curia Arcivescovile o della caserma, pressoché tutti i carrellati sarebbero inutilizzabili dai residenti, creando forti disagi per le migliaia di persone che abitano l’importante arteria stradale. Sale sul podio anche San Pasquale. Il Codacons segnala 69 cassonetti che necessitano di essere cambiati, di cui 36 rotti, 24 debordanti, otto privi di coperchio e uno addirittura completamente bruciato.

Forti criticità anche nel Murattiano, dove a essere fuori uso sono 67 cassonetti. In centro, ci si può imbattere in 32 carrellatti rotti o ammaccati, 21 cassonetti da cui i rifiuti fuoriescono toccando l’asfalto, 14 senza coperchio. Al Libertà, finiscono nel mirino dell’associazione consumatori 24 cassonetti, numero che sale a 26 a Madonnella e a Picone, e nove nel Borgo Antico.

E mentre il Codacons rileva il pessimo stato di salute dei cassonetti nel capoluogo, l’associazione “Sos Città” denuncia la diffusione di un altro fenomeno che incide negativamente sulla vivibilità. Si tratta dei cestini portarifiuti distrutti, il cui numero, negli ultimi giorni, è aumentato esponenzialmente. «Sono giorni che riceviamo segnalazioni di questo tipo. Purtroppo – commenta l’associazione – in questa città manca l’attenzione alle piccole cose». Altro fenomeno denunciato da Sos Città, e legato al report diffuso da Codacons, è quello relativo alla sistemazione dei carrellati. Numerosi sono quelli posizionati in punti non consoni, l’ultima segnalazione è di giovedì scorso. «Un contenitore per l’indifferenziata posto sulle strisce pedonali e in prossimità di uno scivolo per disabili. Ma chi lo ha temporaneamente posto lì, non si è sentito nemmeno un pochino in colpa?» è la drammatica constatazione dei volontari.

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