Ron ritrova i parenti a Trani grazie a un dipendente pensionato del Comune. Rosalino, Marta e Annamaria, tutti procugini che si sono conosciuti oggi. Ma quel Rosalino è Rosalino Cellammare, in arte Ron, che ha potuto ricostruire il suo passato grazie a un albero genealogico minuziosamente disegnato dalla ferrea volontà di un dipendente comunale di Trani in pensione con la passione per le discendenti, ascendenti e dinastie.
È stato lui, Pasquale Palone, a rientrare nell’ufficio anagrafe e a spulciare archivi rovistando tra impolverati faldoni. Così ha ottenuto quell’arbusto dai rami carichi di nomi e affetti che confermano che Ron ha origini tranesi. E che il suo cognome è mutato nel tempo passando da Cellamaro del 1726 a quello attuale. Da allora è stato un rincorrersi di tanti Domenico e Pasquale Cellammare fino ad arrivare al nonno di Ron che è rimasto ammaliato dal racconto della sua storia famigliare.
“A ogni concerto c’è sempre chi mi dice: io sono un tuo parente. E io allora faccio la domanda trabocchetto sul mestiere di mio nonno: finora nessuno ci ha preso. Voi potete invece di diritto salire sul palco”, ha detto Ron rivolgendosi alle due procugine che emozionate sono riuscite a sorridere felici ripetendo di essere orgogliose di lui. “Trovare i parenti che cerco da tanto tempo è una cosa meravigliosa- ha riferito il cantante – per me è importante conoscere una radice che poi ha seminato altre radici. I miei parenti sono tanti anche a Milano perché lì mio nonno cominciò la sua vita: per cui sarà una festa anche per loro”.
Una festa intende programmarla anche il Comune di Trani per il 13 agosto, quando il cantautore compirà 70 anni. “Possiamo organizzare un concerto in piazza, davanti alla cattedrale”, la proposta del sindaco Amedeo Bottaro accettata con un “perché no!” da Ron.