Ci sono anche i tre candidati sindaco a “sfidarsi” nel Gran Premio di Bari. Michele Laforgia, Vito Leccese e Fabio Romito sono saliti sui bolidi che oggi sfilano in città in occasione della rievocazione storica del Gran Premio di Bari, culmine di una festa cominciata il 25 aprile scorso.
Sono 50 i bolidi che hanno sfilato per le vie della città, partendo da piazza della Libertà, in un circuito che ha abbracciato tutto il borgo antico.
Tra le auto più rappresentative che sfrecciano in città ci sono una Stanguellini Corsa, che con il numero 514 ha partecipato al Gran Premio di Bari nel 1948; una Taraschi Urania 750 Sport appartenuta a Maria Teresa De Filippis, prima donna pilota del motorismo sportivo italiano; e poi ancora, tra le tante, Ermini 1100 Sport, Fiat Negri 508 C, Monaci bimotore 8C, Apache Formula Uno MK2, Triumph Sport Cars/Moss Monaco, Talbot 95 AV, Maserati 6CM e Maserati 200 S.
Non mancano leggendari marchi come Stanguellini, Apache, Cisitalia, Ferrari, Taraschi, Alfa Romeo, Maserati, Lotus. Auto capaci di rievocare gli anni dei piloti del calibro di Ascari, Farina, Fangio, Gonzales, Bira, Taruffi, Lorenzetti (questi di origini baresi) e dell’indimenticabile Nuvolari.
Alla manifestazione ha partecipato, tra gli altri, anche il sindaco Antonio Decaro. Tra gli ospiti il ministro dell’Economia albanese.
Vince una Lancia De Leval del 1956
L’equipaggio Simionato con la vettura Lancia De Leval del 1956 si è classificato al primo posto nell’ottava edizione della rievocazione del Gran Premio di Bari, organizzata da Old Cars Club.
I cinquanta bolidi storici provenivano da tutta Italia e hanno corso nelle tre manches della gara di regolarità di auto d’epoca inserita nell’Asi Circuito Tricolore.
La risposta entusiasta del pubblico non si è fatta attendere: più di 50mila persone nel totale delle due giornate conclusive, con tantissime presenze straniere. Il circuito ha abbracciato tutto il borgo antico di Bari.
Questi gli altri quattro equipaggi premiati: Bercellesi (Devin Special del 1959); Barletta (Monaci Bimotore 8C del 1952); Rossi (Elva MK1B del 1955); Sculco (Maserati 200S del 1956).
Dagli sponsor targa per l’auto più antica al pilota italo-statunitense Venanzioro Fonte con la sua Alfa Romeo RL Targa Florio del 1925, trofeo Car and Classic a Giuseppe De Angelis con la sua Giaur del 1952; coppa Elleffe Store “Juan Manuel Fangio” al pilota parmense Fabrizio Lorenzoni con la sua Stanguellini Corsa del 1948; coppa Volvo Autotrend ‘Nino Farina’ a Carmelo Bajeli con la sua Ferrari 250 Testarossa del 1957.
Gli speaker Gianni Tesauro, Isabella Girone, Giuseppe Joe Gelonese, Nicola Durso e Luca Gastaldi hanno raccontato al pubblico le emozioni e i dettagli dello svolgimento della notturna di sabato e della rievocazione mattutina della domenica, descrivendo le caratteristiche di ogni auto, le emozioni dei piloti e l’atmosfera gioiosa che si respirava nel paddock e lungo tutto il percorso.
«È grazie ad eventi come questo – ha commentato il sindaco Antonio Decaro – che facciamo conoscere la città di Bari in tutto il mondo e questo rende tutti noi ancora più orgogliosi di essere baresi».
Per il testimonial Riccardo Patrese, leggenda della Formula1 a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90, «è stato un bellissimo appuntamento, non mi aspettavo di trovare tanto entusiasmo. Questa manifestazione di Bari non ha nulla da invidiare a quella storica che si celebra, ogni due anni, anche a Montecarlo».