Il viaggio come momento di scoperta di sé stessi e libertà senza vincoli. Un mantra che ha accompagnato una grumese, Roberta Troccoli, 30enne, che ha deciso di lasciare il suo paese per cambiare vita e fare da guida per le donne che vogliono viaggiare. Il suo blog “Eatravelove.com”, è una guida di consigli, curiosità, trucchi, per le ragazze che vogliono fare un’esperienza di vita e vogliono viaggiare da sole.
«Spesso le donne si sentono limitate – spiega la travel blogger – se non hanno una compagnia preferiscono non viaggiare perché lo considerano un pericolo. Io voglio sfatare questa insicurezza e incentivare le ragazze a non aver paura a viaggiare da sole, basta stare attente, conoscere qualche piccolo trucco e creare una comunità di donne viaggiatrici. Questo è quello che voglio fare con il mio blog che, però, non è aperto alle sole donne ma a tutti coloro che amano viaggiare e mettersi alla prova».
Roberta ha aperto il suo blog di viaggio pochi giorni fa, ma ha già riscosso un notevole successo; anche il suo profilo Instagram viene seguito da più di 10mila utenti, di tutti i sessi e le età, che apprezzano il suo modo originale di approcciarsi al viaggio attraverso i sensi, gusto compreso. L’’ispirazione a creare questo multi blog viene dal suo film preferito “Mangia Prega Ama”, al quale ha dato una sua interpretazione personale.
«Se mi chiedessero una definizione del verbo viaggiare – dichiara – la mia sarebbe crescere conoscendo. Quando ho iniziato a farlo mi sono liberata dagli stereotipi di genere, sentendomi finalmente libera di conoscere e conoscermi».
Con il suo sito web Roberta vuole aiutare, attraverso un servizio di assistenza personalizzata, tutti coloro che vogliono intraprendere l’avventura del loro primo viaggio in solitaria, soprattutto le viaggiatrici, ma non hanno abbastanza coraggio, tempo, conoscenze per farlo. Lo fa raggruppando tutte le sue passioni e conoscenze acquisite attraverso viaggi, corsi di formazione e traguardi di crescita personale e professionale.
«Vedo il viaggiare come una forma di “preghiera” – racconta – che ci aiuta a conoscerci più in profondità e, così, avvicinarci al “divino”.” Esplorare, conoscere nuove culture, entrare in contatto con modi diversi di vivere la vita ed il mondo, ci aiuta ad aprire la mente ed il cuore. Ci insegna ad amare il prossimo e noi stessi, senza vincoli e limiti».
Nonostante abbia lasciato la sua Grumo Appula ormai da tempo, la trentenne viaggiatrice non ha mai dimenticato le sue origini, che porta con se nei suoi numerosi viaggi.
«Ho lasciato la mia terra d’origine ormai anni fa – fa sapere – con lo scopo di conoscere meglio questo mondo, senza molti soldi in tasca, ma con tanta voglia di mettermi alla prova e spingermi oltre ogni limite e paura. Ma la mia Grumo sarà sempre nel mio cuore, una parte di me che mi fa essere quella che sono ora e che non potrò mai scordare».