«È un’occasione per riunire alcune centinaia di studiosi provenienti da tutto il mondo per confrontarsi sulle migliori pratiche, osservare quello che è accaduto in funzione di cosa lo ha determinato e favorire così, attraverso la diffusione delle buone pratiche, la cultura del presidio del rischio». Lo ha detto il professore ordinario di Finanza aziendale all’Università Lum, Massimo Mariani, in occasione dell’avvio dei lavori della 15esima conferenza internazionale sul risk management (Irmc) che si è tenuta oggi, 4 luglio, a Villa Romanazzi Carducci a Bari.
“Gestione del rischio e sostenibilità di un’era di pandemia e cambiamento climatico” il tema dell’evento promosso annualmente dalla Risk Banking and Finance Society in collaborazione con gli organizzatori permanenti della conferenza (Università di Firenze, New York University Stern, Fundação Dom Cabral e Jrc-Commissione Europea) e l’Università “Lum Giuseppe Degennaro” nel ruolo di co-host.
All’evento partecipano esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui Edward Altman, economista della New York University Stern School of Business.
«Siamo onorati di realizzare questo evento qui a Bari con la vostra gente, siamo onorati di parteciparvi», ha detto Altman: «La nostra conferenza – ha spiegato – ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo nel Sud Italia così come nel resto del Paese e in Europa. La situazione in Europa e in Italia è davvero stimolante al momento. Per lungo tempo abbiamo avuto un periodo favorevole con bassi tassi di interesse e basso rischio del credito. Adesso le cose sono cambiate, abbiamo una forte inflazione e una bassa crescita. C’è la guerra in Ucraina e la difficoltà di approvvigionamenti. Tutto questo porterà a un’inflazione più alta, a uno stress economico e al rischio del credito».
Fotoservizio di Luca Turi.
