Nuovo capitolo nella vicenda di Cassa Prestanza. Si incontreranno oggi, nella Sala Giunta, le organizzazioni sindacali e i capigruppo del Consiglio Comunale. Il tutto, spiega Gino Lonigro (Cgil) per «intraprendere un percorso comune e sciogliere il nodo che lega oltre 1.400 famiglie».
Punto di svolta, dunque, dopo la prima riunione indetta dal presidente del Consiglio Comunale Michelangelo Cavone e tenutasi lunedì, con un’Aula Dalfino particolarmente vivace. Da una parte, l’Amministrazione, che ha spiegato la necessità dell’Assemblea di dotarsi di un “salvagente”, con cui si possa deliberare l’erogazione dei fondi nonostante il parere del giudice della Corte dei Conti sulla natura privatistica della Cassa. Dall’altra, i dipendenti, alcuni dei quali non hanno voluto sentire ragioni, sollecitando il Comune a trovare quanto prima una soluzione. In mezzo, i sindacati, che da tempo cercano di dare una scossa a una vicenda incagliatasi nel risiko delle responsabilità giuridiche.
Per consentire al Comune di restituire ai dipendenti i contributi versati (circa il 3% dello stipendio) occorre un emendamento bipartisan da presentare in Parlamento. A farlo, dovrebbero essere i senatori e i deputati baresi, «Senza distinzione di colore politico – precisa Lonigro – perché il percorso intrapreso sia condiviso». All’orizzonte, dunque, un incontro tra i vertici della Ragioneria comunale e quelli del Mef o della Ragioneria di Stato.