Sale il numero di crolli negli edifici scolastici. Il rapporto della Onlus “Cittadinanzattiva” parla chiaro. Sono stati 69 i crolli, da settembre 2023 a settembre 2024, che hanno interessato le scuole. Un preoccupante aumento degli episodi di crollo e distacco di materiali nelle scuole italiane che rappresenta un numero record che non si vedeva da sette anni. Di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole.
In Puglia
Il rapporto di Cittadinanzattiva sottolinea che meno del 40% degli edifici scolastici in Puglia rispetta gli standard di sicurezza. La maggior parte delle scuole è stata costruita prima del 1970, con solo il 53% degli edifici in possesso del certificato di collaudo statico. Anche la mancanza di certificati di agibilità è allarmante: quasi la metà delle scuole non li possiede.
I cedimenti
Quattro sono stati gli episodi di cedimento che hanno interessato la nostra regione. A marzo, al liceo artistico “Federico II Stupor Mundi” di Corato, durante una lezione, un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto, cadendo su un banco. Questo evento segna il secondo caso di distacco di intonaco nell’istituto in soli quattro mesi; un episodio analogo si era già verificato a novembre, quando un ragazzo riportò un trauma cranico. All’Istituto comprensivo “Chionna” di Lizzano, in provincia di Taranto, parte del solaio dell’aula Magna è crollato. anche se i lavori di manutenzione straordinaria erano stati effettuati solo pochi mesi prima. Ultimo caso il 29 maggio, all’Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Palese. Parte del solaio è crollato all’interno della scuola.
Riqualificazione
Grazie allo stanziamento di quasi 4 mila milioni, da parte dei fondi Pnrr per le scuole della penisola, in Puglia si sono potuti effettuare lavori di adeguamento sismico per 202 istituti dall’inizio dell’anno. Sono 22, invece, le palestre che, grazie allo stanziamento, si sono potute riqualificare e 87 le nuove mense costruite. L’investimento per rifacimento e costruzione di asili nido per la regione ammonta a poco meno di 90 milioni.
Soluzioni
La Onlus propone soluzioni funzionali a prevenire il rischio crolli. «Occorre investire di più sull’edilizia scolastica. – affermano i referenti di Cittadinanza Attiva – La rassegna di crolli interpella in modo specifico gli enti proprietari degli immobili scolastici, Comuni e Province, a cui chiediamo di proseguire a tappeto con le indagini diagnostiche di soffitti e solai e di intervenire sulle situazioni più urgenti». La Onlus suggerisce l’aggiornamento dei dati attualmente presenti nell’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica, almeno ogni sei mesi. «Chiediamo ai Dirigenti scolastici concludono – e a tutti i docenti di segnalare e denunciare tempestivamente inadempienze e ritardi negli interventi necessari, promuovere l’adozione di procedure e comportamenti a scuola affinché tutti siano in grado di fronteggiare eventuali emergenze in modo corretto».