Sono cominciati stamattina i lavori di demolizione del corpo di fabbrica dell’edificio che ospita le postazioni riservate ai pescatori sul molo Sant’Antonio a Bari.
Gran parte dell’immobile, a parte il muro di protezione del molo, sarà abbattuta. La demolizione è necessaria per consentire l’accesso al fronte mare ai camion che trasporteranno i massi di enormi dimensioni destinati a comporre le nuove barriere frangiflutti in acqua, in aggiunta a quelle esistenti, che saranno altresì leggermente sollevate e rafforzate nel corso del cantiere.
«Si tratta di interventi fondamentali per creare la protezione della nuova linea di costa», spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo sul cantiere. Si passerà, poi, «alla costruzione del nuovo edificio previsto sul molo Sant’Antonio», aggiunge.
Le operazioni di costruzione della nuova barriera frangiflutti, conclude Galasso, «si protrarranno fino all’inizio della prossima primavera ma la durata effettiva sarà determinata dalle condizioni meteomarine».
Gli interventi sul molo Sant’Antonio rientrano nelle operazioni di riqualificazione del waterfront di Bari vecchia, che interessano il tratto compreso tra Santa Scolastica, il molo Sant’Antonio e il molo San Nicola. I lavori sono stati aggiudicati all’azienda Rossi Restauri srl, per un importo di poco superiore ai 10 milioni di euro.
Da progetto, il molo Sant’Antonio sarà ridisegnato, a partire dall’edificio esistente, con l’inserimento, al suo interno, di una serie di funzioni legate al turismo, alla ricettività e al tempo libero. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio sarà impostato sull’asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.