Rincari, il primo ponte estivo? Un salasso per i consumatori: ai primi posti voli, alberghi e lidi

Il tempo incerto ha ritardato, in molte località, l’avvio della stagione balneare, che con il ponte del 2 giugno prende ufficialmente il via. Ma il primo ponte della stagione estiva sarà una stangata per i consumatori. In un solo mese gli alberghi sono rincarati del 5,8%, andare in piscina, palestra o in uno stabilimento balneare, invece, costa già il 9,8% in più rispetto ad aprile, mese record per quanto riguarda gli aumenti congiunturali. A denunciarlo sono le associazioni dei consumatori che hanno elaborato gli ultimi dati diffusi dall’Istat.

Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda la top ten annua delle voci legate alle vacanze estive, al primo posto si collocano i voli nazionali che “decollano” del 43,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Medaglia d’argento per i voli internazionali che sono rincarati del 36,6%. Sul gradino più basso del podio uno dei beni di consumo simbolo dell’estate, i gelati, che salgono del 22%. In quarta posizione i pacchetti turistici nazionali che subiscono un’impennata del 19,2%, a differenza di quelli internazionali che si collocano per il momento al di fuori dalla classifica con un ben più contenuto aumento del 2,4%.

Ma i rincari non si fermano qui. Al quinto posto si trovano alberghi, motel, pensioni e strutture simili, per i quali i consumatori si troveranno a sborsare il 15,2% in più rispetto allo scorso anno. Seguono i parchi di divertimento e i servizi sportivi con +10,8%, i fast food con +8,4%, i villaggi vacanze e i campeggi con +8,2%, Ristoranti, bar e locali da ballo con +5,7%. Chiudono la classifica piscine, palestre, stabilimenti balneari, discoteche con +4,9%. Fuori dalla graduatoria il trasporto ferroviario dei passeggeri (+3,8%).

Ad incidere sulle tasche dei consumatori non sono però solo i rincari dei beni e dei servizi legati specificamente alla stagione estiva appena iniziata. Preoccupano le associazioni di categoria soprattutto gli aumenti mensili di beni alimentari e di consumo. Non va molto meglio per chi vuole leggere un libro di narrativa, per il quale si troverà a pagare il 5,1% in più. Segue la frutta fresca con +4,9%, prima tra i prodotti alimentari. Al sesto posto gli alimenti per bambini che, invece di calare di prezzo, aumentano del 3,3% su aprile. Seguono frutti di mare surgelati, margarina e patate (+3,1% per tutte e 3 le categorie).

Chiudono la classifica il gas naturale e il gas di città (+2,9%). Per la top ten dei rialzi annui dei prodotti alimentari, vince lo zucchero che segna un incremento del 52,6% su maggio 2022. Al secondo posto il riso con +37,1%. Sul gradino più basso del podio il latte conservato (+28,7%). Seguono olio di oliva (+24,6%), patate (+22,2%) e gelati (+22%). Al settimo posto gli alimenti per bambini che continuano tranquillamente e indisturbati a rincarare del 21,5% su base annua. Chiudono la margarina (+26,4%), lo yogurt (+19,5%) e, ultime, le bibite analcoliche (+18,5%). Per quanto riguarda la pasta, altro prodotto che insieme ai prodotti per l’infanzia è sotto osservazione da parte del ministero, aumenta del 14% su maggio 2022 e dello 0,1% su aprile 2023 (nei dati Istat provvisori è disponibile solo la voce che include anche i preparati di pasta).

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