Rifiuti e parcheggio selvaggio, da Gallipoli a Porto Cesareo: il Salento nella morsa del turismo ”cafone”

Dopo la denuncia di Legambiente Porto Cesareo che aveva parlato di «turismo criminale» perché «consuma e perpetra reati», intervengono i consiglieri di opposizione e del gruppo misto che accusano la sindaca Silvia Tarantino di «scarsa attenzione davanti ad una situazione che sta sfuggendo letteralmente di mano». I consiglieri Eugenio Sambati, Anna Peluso, Francesco Schito, Anna Paladini e Stefano My esprimono molta preoccupazione per i danni che sta subendo Porto Cesareo.

Un paese ferito

«Ci uniamo alla denuncia di Legambiente Porto Cesareo, i danni fisici e d’immagine sono sotto gli occhi di tutti: tratti di muretti a secco distrutti, centinaia di massi sulla spiaggia libera, tonnellate di rifiuti di ogni tipo abbandonati in strada e in spiaggia, segnaletica spaccata, parcheggio selvaggio, campeggio sulle dune, commercio abusivo con gruppi elettrogeni, pozzi neri incontrollati», spiegano i consiglieri. «È uno scenario d’inciviltà sdegnante, stiamo per perdere tutti, il paese è ferito e in sofferenza, le forze sono esigue: pochi gli agenti di polizia municipale, pochi gli ispettori ambientali, scarsa l’attenzione del sindaco davanti ad una situazione che sta sfuggendo letteralmente di mano. Sulla sua pagina Facebook dominano le locandine di eventi d’intrattenimento, nessuna preoccupazione per quello che accade. È accettabile? Non si può andare avanti così», accusa l’opposizione.

Ci tolgono il futuro

Giorni fa, altrettanto dura era stata la denuncia di Legambiente Porto Cesareo che ha scatenato una vera e propria bufera. L’associazione aveva evidenziato che, nonostante l’ultradecennale presenza di un’area marina protetta tra le più grandi d’Italia e di una riserva regionale terrestre di grande valore naturalistico, la realtà non cambia. «Da anni assistiamo ad un uso indiscriminato del territorio e di tutte le risorse ambientali come se non ci fosse un domani, in barba alle leggi di tutela dei parchi e alle basilari norme di pacifica e civile convivenza», l’accusa dei volontari che hanno denunciato il deturpamento della spiaggia e delle dune «ad opera di orde barbariche che non si possono definire turisti, ma teppisti ecologici». «Ci stanno distruggendo il patrimonio naturalistico, ambientale e culturale di inestimabile valore. In buona sostanza ci stanno togliendo il futuro», sostengono i volontari di Legambiente Porto Cesareo.

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