Con l’imminente arrivo della bella stagione, molti italiani si troveranno a fare i conti con la riapertura delle case vacanza e, che siano al mare o in montagna, le problematiche relative alla sanificazione di ambienti chiusi per lungo tempo restano pressoché identiche. Ma è proprio affrontando il tema dei rischi per la salute, che emergono domande e riflessioni per scongiurare di contrarre patologie respiratorie pericolose come la Legionella. Ne parliamo con un esperto del settore, Marco Labianca, fondatore di Airleg, azienda italiana attiva nella valutazione e riduzione dei rischi biologici in ospedali, RSA, scuole e abitazioni.
Cos’è la Legionella, e in quali luoghi si annida?
La Legionella è un batterio che prolifera in ambienti umidi e impianti idrici, soprattutto quando l’acqua ristagna e la temperatura si mantiene tra i 20°C e i 45°C. Per questo motivo, le case vacanza chiuse per lunghi periodi, come durante l’inverno, possono diventare un ambiente ideale per la sua crescita. Alla riapertura, è quindi fondamentale adottare alcune semplici precauzioni per ridurre il rischio di contaminazione e prevenire pericolose infezioni respiratorie.
Quali accorgimenti, all’interno e all’esterno, si possono adottare alla riapertura?
“Il fenomeno legionella nasce storicamente legato agli impianti di condizionamento, ma da tempo ormai le apparecchiature moderne scongiurano questi rischi. Basta una semplice manutenzione periodica. Invece di sicuro alcune accortezze a portata di mano riguardano, per l’interno, la pulizia di rubinetti e docce, ad esempio sostituendo i filtri rompigetto (gli aeratori dei rubinetti), smontando soffioni e flessibili delle docce per pulirli con un prodotto anticalcare, e lasciarli in ammollo in una soluzione disinfettante (o in acqua ossigenata), seguendo le dosi riportate in etichetta del prodotto utilizzato. Le autoclavi, se presenti, vanno svuotate e riempite con acqua pulita, per i serbatoi d’acqua è importante affidarsi a ditte specializzate per la loro pulizia e disinfezione, e se sono esterni è bene proteggerli, ad esempio su terrazze o in giardino, dai raggi solari con adeguate coperture. Anche in presenza di impianti solari termici sarà necessario svuotare i serbatoi che contengono l’acqua calda, e se possibile far eseguire una accurata pulizia e disinfezione professionale”.
Lei parla di ambiente umido favorevole alla legionella in relazione ai ristagni d’acqua, anche qui cosa fare?
“Occorrerà in primis aprire tutti i rubinetti e l’impianto di irrigazione per far defluire l’acqua stagnante, evitando la formazione di aerosol durante il processo, cioè è importante aprire i rubinetti ad acqua fredda e calda stando attenti a non inalare vapori, aprendo le finestre per far aerare gli ambienti (durante il flussaggio) o utilizzando una mascherina, poi sarà importante creare uno shock termico dell’impianto idrico. Occorrerà quindi impostare caldaie o scaldabagni a oltre 60°C di temperatura, e lasciare questa impostazione per tutta la durata della vacanza, ovviamente stando attenti a non scottarsi. Poi si potrà eseguire un vero “shock termico” facendo scorrere l’acqua calda da ogni rubinetto (uno alla volta), per almeno 10-15 minuti per disinfettare le tubature con il calore.
Ci offre un ultimo consiglio?
“Sicuramente un consiglio che fornisco sempre a tutti per una sicurezza maggiore, è quello di testare la qualità dell’acqua attraverso un’analisi svolta da un laboratorio accreditato per verificarne la sua potabilità”.