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Regione Puglia: protocollo d’intesa con il CSV per l’accoglienza dei profughi afghani

Favorire una integrazione dei profughi afghani nelle famiglie più che in centri di accoglienza. E’ questo l’ambizioso obiettivo che si sono posti la Regione Puglia e il CSV, Centri Servizi per il Volontariato, che ieri hanno sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa.

“L’obiettivo”, scrivono dalla Giunta pugliese “è quello di intensificare le politiche sociali di contrasto alla povertà, in favore dell’inclusione sociale, ma soprattutto farsi trovare pronti all’ondata migratoria che potrebbe raggiungere l’Italia nei prossimi mesi a causa dell’emergenza umanitaria in atto”.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessora regionale al welfare Rosa Barone: “Il protocollo approvato oggi (ieri, ndr) della durata di un anno, ha l’obiettivo di potenziare l’impegno per il reinsediamento dei rifugiati e per garantire l’accesso alla protezione internazionale ai profughi afghani che raggiungeranno l’Europa ed il nostro territorio regionale via terra nelle prossime settimane e mesi. Stiamo lavorando per ampliare il sistema di accoglienza pubblica, consentendo ai nuovi richiedenti asilo di essere ospitati nella rete di accoglienza dei Comuni, valorizzando nel contempo le disponibilità volontarie della popolazione”.

Particolarmente strategico sarà il ruolo che svolgeranno le associazioni di volontariato. “I CSV”, ha proseguito Rosa Barone, “hanno il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari in tutti gli enti del Terzo settore. I CSV firmatari del Protocollo d’Intesa”, conclude Rosa Barone, “potranno essere innanzitutto un canale d’informazione, di diffusione di notizie specifiche e di promozione di incontri a tema, dando risonanza alle varie iniziative e potranno facilitare la comunicazione, lo scambio di informazioni e dati, il coordinamento e la collaborazione istituzionale fra le parti, facendosi portavoce delle istanze e delle proposte provenienti dal territorio e dalle famiglie pugliesi che intendono offrire un proprio contributo ospitando profughi afghani o avviando percorsi di affido di minori stranieri non accompagnati”.
 

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