Regali di Natale, un pugliese su tre riciclerà li regali. Il 40% darà priorità ai doni utili

L’inflazione svolgerà un ruolo tutt’altro che secondario nella scelta dei regali e di come imbandire le tavole di pranzi e cenoni. Un fatto che emerge non solo dai sondaggi ma anche sulla previsione dei consumi delle famiglie. Non è un caso, dunque, che un pugliese su tre riciclerà per natale i regali ricevuti ai compleanni e agli onomastici di quest’anno. È quanto emerge da uno studio condotto da Coldiretti e che evidenzia come l’aumento delle bollette e dei prezzi in generale impatteranno negativamente sulla capacità di spesa. Se il 33% dei pugliesi ammette di fare ricorso al riciclo dei regali, ma mai agli amici quanto piuttosto ai parenti, c’è un 67% che “resiste” a questo “adattamento per necessità”, ritenendola una pratica ingiusta. Tra i doni riciclati quest’anno non ci saranno, per ovvi motivi legati al deperimento, i prodotti enogastronomici, che però prevalgono nell’ottica di regalo utile. C’è una tendenza dei consumatori, infatti, a regalare le classiche ceste, con prodotti alimentari da mettere subito in tavola. Non è un caso, d’altronde, che quasi il 40% dei pugliesi preferirà spendere in regali utili e pratici. «Un successo – spiegano da Coldiretti Puglia – spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – conclude la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone, ma la tendenza è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive».

I negozi fisici battono quelli online

Tra i cambiamenti più evidenti nelle abitudini dei consumatori c’è anche il ritorno agli acquisti in negozio. Tra ieri e domani, infatti, quasi sei italiani su dieci andranno a caccia per trovare gli ultimi pacchetti da mettere sotto l’albero. Proprio la pronta disponibilità del prodotto è in grado di fare la differenza negli acquisti last minute. Con margini così ristretti, dunque, i negozi battono in volata l’online: l’89% dei consumatori, stando a una previsione di Confesercenti, farà almeno un acquisto presso un punto vendita fisico, contro il 59 % che sceglierà anche il web. In media, si spenderanno in tutto 197 euro a persona, un budget minore di 39 euro rispetto a quello allocato lo scorso anno visto il peso di bollette e inflazione, che secondo Confesercenti, quest’anno assorbirà un terzo circa delle tredicesime, per circa 15 miliardi. A fronte di un 39% di italiani che dichiara l’intenzione di mantenere stabile la spesa, quasi la metà, il 47% ma si arriva al 54% nelle regioni del Centro, annuncia che ritoccherà al ribasso il budget. Solo il 14% pianifica di spendere di più.

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