La stangata prevista dalle associazioni dei consumatori si è puntualmente concretizzata. E così, a ottobre, i premi assicurativi hanno toccato quota 388 euro a livello nazionale, in aumento del 7,9% su base annua. Costi sopra la media a Foggia, dove il premio supera addirittura i 415 euro, e tra Bari e Brindisi, dove quella cifra subisce un aumento dell’8,4%, cioè più cospicuo rispetto a quello registrato sul territorio nazionale. Buone notizie, invece, per i potentini che, per assicurare la propria vettura, sborsano “solo” 290 euro l’anno: la cifra più bassa in Italia dopo quella richiesta agli automobilisti residenti a Enna e dintorni.
Lo scenario emerge dal dossier diffuso ieri dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Quella di Prato, con i suoi 558 euro annui, è la provincia più cara in assoluto, persino più di quella di Napoli in cui storicamente si chiedono agli automobilisti i premi più alti e che non a caso si piazza al secondo posto in classifica con 555 euro. Terza piazza per Caserta con 499 euro. A Caltanissetta e Vercelli, invece, si registrano gli aumenti più consistenti, pari addirittura al 12%; seguono Milano e Roma con un incremento di dieci punti. Il podio delle province più economiche, invece, vede Enna in vetta con 277 euro, Potenza al secondo posto con 290 e Oristano al terzo con 291. A Catanzaro, infine, le tariffe aumentano “solo” del 5,6%.
E la Puglia? La provincia in cui si paga la cifra più alta, cioè 415 euro, è Foggia, dove i premi risultano aumentati del 6,5%. Seguono Brindisi, dove per assicurare una vettura si sborsano poco più di 404 euro e si deve sopportare un aumento addirittura dell’8,4%, e poi Barletta-Andria-Trani e Taranto, province in cui i premi superano leggermente quota 392 euro. Come annunciato, Bari sfiora i 391 euro, facendo quindi registrare premi in linea col dato nazionale; il dato del capoluogo pugliese che colpisce, però, è quell’aumento dell’8,4% che, al pari di Brindisi, lo colloca al di sopra della variazione media nazionale. Il territorio meno dispendioso, invece, è il Salento: in provincia di Lecce il premio medio si aggira sui 341 euro per un incremento piuttosto contenuto e cioè pari al 5,7%.
Scenario diverso in Basilicata, dove i costi sono mediamente più bassi rispetto a quelli registrati nel resto d’Italia. Vale per Matera, dove si pagano 333 euro l’anno, e per Potenza, seconda provincia più economica in Italia con un premio medio di 290 euro e un incremento che non va oltre il 4,3%.
Insomma, si tratta di un’autentica stangata da complessivi 910 milioni l’anno, visto che in Italia sono 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di automobili. Dati Ivass alla mano, l’aumento è di 28 euro a polizza rispetto allo scorso anno: un pessimo segnale per i consumatori, già duramente colpiti dal forte rincaro di generi alimentari e tariffe energetiche e ormai costretti a stare tra l’“incudine” di una legge che li obbliga ad assicurare i veicoli e il “martello” di compagnie che, non dovendo sottostare ad alcun limite tariffario, possono aumentare i premi a proprio piacimento.