Circa cento giovani, dopo quattro giorni di incontri e confronti, al termine di una silenziosa marcia notturna, dal titolo “Verso un’alba di pace”, che si è snodata dalla tomba di don Tonino Bello al santuario di Santa Maria di Leuca De Finibus Terrae, hanno sottoscritto la Carta di Leuca 2023.
Il meeting internazionale dei giovani del mediterraneo si è svolto da 10 al 14 agosto, con giornate di incontri, di riflessione e di cammino, attraverso interventi, testimonianze e lavoro comune. Il documento finale – sintesi delle diverse culture, delle diverse sensibilità e anche delle diverse fedi religiose cui i giovani appartengono – è diventato poi un appello rivolto ai decisori politici ed ai governi, per costruire un futuro di pace nel mediterraneo.
Carta di Leuca è un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso dei giovani che vivono nelle diverse sponde del mediterraneo e che si impegnano vicendevolmente nella costruzione di un futuro migliore, avendo a cuore la custodia del creato, la centralità della persona e la costruzione di percorsi di convivialità, nel rispetto delle differenze.
Carta di Leuca è rivolta a tutti coloro che non si sono ancora rassegnati alla violenza, alla censura, all’autoritarismo e all’individualismo: persone che si assumano la responsabilità di aprire nuove vie di fraternità e nuovi cammini d’amicizia tra i popoli.
«Abbiamo voluto creare una sorta di cammino circolare. Alcuni momenti fondamentali come Carta di Leuca, i Cammini di Leuca, l’Anello del Bello, – afferma mons. Vito Angiuli, vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca – sono esperienze che si possono prolungare e vivere durante l’arco dell’anno. Poi ci sono appuntamenti, come Carta di Leuca, nei quali vogliamo raccogliere la riflessione e l’impegno che si propone quotidianamente, perché gli ideali a cui facciamo riferimento, come la pace e la convivialità, siano non soltanto fari luminosi in maniera ampia, ma regolino il cammino della nostra vita e per dare ai giovani il segno che è possibile creare un mondo nuovo e che essi, con tutti quanti noi sono protagonisti di questa realtà di novità».
L’articolo 28 della dichiarazione universale dei Diritti umani, infatti, recita: «Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possono essere pienamente realizzati». Da qui è partita la scelta del tema della settima edizione di Carta di Leuca, “mediterraneo, venti di pace”, perché la pace è un diritto umano, fondamentale, della persona e dei popoli.