Puglia, via libera alla proposta di legge per la nascita di agriasilo e agrinido

La IV e VI commissioni del Consiglio regionale pugliese, in seduta congiunta, hanno approvato la proposta di legge a firma dei consiglieri del gruppo M5S Casili, Barone, Di Bari e Galante, per la creazione degli agrinido e degli agriasilo.

Il testo è stato illustrato dal primo firmatario Cristian Casili, vicepresidente del Consiglio, che si è soffermato sulle finalità dell’iniziativa legislativa, tra cui quella di integrare la disciplina vigente in materia di agricoltura sociale con la definizione e la promozione di attività di carattere educativo dedicate alla fascia di età 0-6 anni, quali gli agrinidi e gli agriasili.

«Tali attività, oltre a costituire fonte integrativa di reddito per le imprese, propongono un modello alternativo di ambiente didattico e un nuovo orientamento formativo», ha detto.

La pdL è stata approvata a maggioranza.

Con la proposta di legge, spiega Casili, «vogliamo dare l’opportunità in Puglia di avere agrinidi e agriasili quali attività di carattere educativo dedicate alla fascia di età 0-6 anni. Gli agrinidi e gli agriasili si distinguono dai nidi e dagli asili tradizionali per il fatto di offrire servizi educativi nell’ambito di aziende agricole. Queste attività, oltre a costituire fonte integrativa di reddito per le imprese agricole, promuovono un modello diverso di ambiente didattico e nuove attività formative in luoghi e spazi più belli per i bambini».

La proposta, così come approvata oggi, prevede che le attività di agrinido e agriasilo possano essere svolte nell’ambito delle fattorie sociali, delle masserie didattiche e alle diverse organizzazioni che si occupano di agricoltura sociale.

«Le strutture devono avere requisiti specifici già previsti dalla norma regionale. L’agricoltura sociale rappresenta – conclude Casili – nell’ambito della diversificazione delle attività agricole, un’importante espressione della multifunzionalità dell’impresa agricola. Con la previsione degli agrinidi e agriasili vengono ampliate le tipologie di offerta educativa nell’ambito delle attività di agricoltura sociale».

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