In Puglia il 2025 segna un passaggio delicato nel rapporto tra cittadini, mercato immobiliare e fisco. Da un lato, i dati dell’Osservatorio diMutuiOnline.it delineano una regione in cui la domanda di credito è viva ma sempre più orientata alla prudenza; dall’altro, le analisi della Cgia di Mestre ricordano come la Puglia resti una delle aree d’Italia con la più alta propensione all’evasione fiscale, fenomeno che incide pesantemente sulla qualità dei servizi e sul peso delle imposte per chi le paga.
L’evasione
Accanto alle dinamiche del mercato immobiliare, però, la Puglia deve fare i conti con un altro fenomeno che incide in modo significativo sull’economia reale: l’evasione fiscale. Secondo la Cgia di Mestre, la regione presenta una propensione all’evasione del 18,9%, la seconda più alta d’Italia. Ciò significa meno risorse per servizi essenziali e una pressione fiscale che pesa soprattutto su chi le tasse le paga davvero. In un contesto in cui il gettito da imposte patrimoniali supera a livello nazionale i 51 miliardi, la lotta al sommerso rappresenta per la Puglia un elemento decisivo non solo per equità, ma anche per sostenere la domanda di mutui e la stabilità del mercato immobiliare. La fotografia che emerge è quella di una regione dinamica ma ancora frenata da nodi strutturali: famiglie che chiedono mutui più lunghi e più onerosi e, allo stesso tempo, un’economia che potrebbe correre più veloce se liberata dal peso dell’evasione. Due facce della stessa medaglia: la fiducia. Quella che serve alle banche per concedere credito, e quella che serve allo Stato per ridurre le imposte e garantire servizi migliori. Una sfida che la Puglia non può più rimandare.
I mutui
Invece, sul fronte dei mutui, la Puglia segue il trend nazionale ma con alcune peculiarità. L’età media dei richiedenti continua ad aumentare: nel 2025 si attesta a 40 anni e 4 mesi, segno di un ingresso sempre più tardivo nel mercato della casa. La provincia di Foggia rappresenta il quadro medio regionale, con richiedenti di 40,2 anni e importi intorno ai 111 mila euro. Bari, invece, svetta per entità dei finanziamenti richiesti (132.661 euro), riflesso di un mercato immobiliare più dinamico e costoso; Taranto resta invece fanalino di coda, con importi più contenuti e una durata dei mutui tra le più brevi. Nonostante la recente convenienza relativa del variabile, il fisso continua a dominare il mercato pugliese, intercettando quasi tutte le richieste. Le famiglie della regione continuano a privilegiare la stabilità, specie in un contesto internazionale ancora carico di incertezze. Anche il Loan-to-Value cresce, passando dal 68,5% al 69,3%: un segnale di maggiore apertura delle banche, ma anche di una crescente necessità dei cittadini di ricorrere al credito per acquistare casa.