Protocollo d’intesa tra Procura e Garante dei detenuti, a Bari la firma per la tutela dei diritti

È stato firmato a Bari, dal procuratore Roberto Rossi, dal garante nazionale dei detenuti Mauro Palma e dal garante regionale Pietro Rossi, il protocollo d’intesa per la tutela dei diritti delle persone la cui libertà personale è limitata non solo per motivi di esecuzione penale, ma anche quelli di «chi – ha detto il garante regionale Rossi – quella limitazione la vive de facto, ad esempio le persone ricoverate nelle strutture socio sanitarie o i cittadini stranieri in attesa di rimpatrio». Scambio di informazioni tra Procura a Garante dei detenuti, analisi congiunta delle problematicità, formazione sono i tre pilastri su cui si basa.

«È importante rendere il tema delle condizioni dei detenuti centrale nel dibattito pubblico – ha rilevato il procuratore Rossi – Grande attenzione meritano i problemi delle condizioni sanitarie nelle carceri e dei detenuti psichicamente labili che, per carenza di strutture adeguate, si trovano a condividere gli stessi spazi di detenuti comuni. La mancanza di Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, è grave, ed è necessario che si lavori insieme per superarlo».

«L’obiettivo è quello di rafforzare la tutela e inviare alla comunità un importante segnale di presenza delle istituzioni – ha spiegato il garante nazionale Mauro Palma – Le istituzioni ci sono sia per proteggere chi, per vari motivi, non è libero, sia per rassicurare la collettività esterna. Mettere insieme istituzioni di monitoraggio, come il garante, e di indagine come la procura serve a mandare proprio questo messaggio.

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