Impegno “in trasferta”, oggi, per il sindaco di Bari Vito Leccese che, a Genova, ha incontrato l’architetto Renzo Piano per fare il punto sull’esperienza del cantiere G124 in corso nell’area di corte don Bosco al quartiere San Paolo.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino, i docenti Carlo Moccia e Francesco Defilippis e agli architetti Tiziano De Venuto, Ezio Melchiorre, Rosa Piepoli e Giuseppe Tupputi.
I giovani architetti incaricati hanno presentato a Renzo Piano l’avanzamento del cantiere, che sarà ultimato entro la fine dell’anno. È stata l’occasione per condividere una ricognizione sull’andamento dei lavori in relazione ai diversi elementi che caratterizzano l’intervento: la partecipazione dei residenti, la cooperazione interistituzionale e il dato relativo alle alberature intese non solo come elemento di bellezza ma anche di contrasto all’effetto isola di calore. Nella stessa direzione si colloca la scelta di rimuovere la quasi totalità delle superfici impermeabilizzate di corte don Bosco per sostituirle con superfici drenanti.
Altro elemento sul quale ci si è soffermati nel corso dell’incontro è il costo contenuto dell’intervento, a fronte di un impatto sensibile sul contesto interessato, un dato che consentirà di replicare il modello progettuale su altre aree pubbliche della città segnate da vuoti urbani o da spazi inutilizzati o sottoutilizzati.
«Un prototipo di rifugio climatico»
Grazie all’iniziativa di Renzo Piano, che destina il suo emolumento da senatore per finanziare progetti di “rammendo” nelle periferie italiane realizzati da giovani architetti universitari locali, a Bari «abbiamo ideato un prototipo di rifugio climatico al San Paolo, una corte verde che sta sorgendo al posto di un triangolo di cemento e che sarà a disposizione dei residenti di via don Bosco», commenta il sindaco Leccese.
Renzo Piano «ci ha ricordato il valore dell’arte del rammendo urbano, una sorta di scintilla che, realizzata in un tessuto periferico, può accendere una speranza di cambiamento nella comunità», aggiunge il sindaco di Bari sottolineando che «quello del G124 rappresenta un modello di intervento di greening leggero ma incisivo, frutto di un percorso di partecipazione con i residenti e sostenibile dal punto di vista economico che vorremmo replicare nei prossimi anni nello stesso quartiere San Paolo e in altre aree periferiche della città».
Il progetto G124
Il progetto G124 è stato sviluppato dal Comune di Bari con il coordinamento scientifico di Tiziano De Venuto, Ezio Melchiorre, Rosa Piepoli e Giuseppe Tupputi, destinatari di quattro borse di studio post laurea finanziate dal gruppo di lavoro dell’architetto Renzo Piano e assegnate ai quattro architetti baresi grazie alla collaborazione dei docenti del Politecnico di Bari Carlo Moccia e Francesco Defilippis.
I lavori del G124, dell’importo complessivo di 578.876,48 euro finanziati con risorse Pon Metro 2014/20, consegneranno ai residenti di via don Bosco un nuovo spazio pubblico completamente trasformato, caratterizzato dalla presenza di 127 alberi, tra allori e lecci.
Al centro della corte è stata realizzata una grande radura circolare in piano che permetterà al pubblico di osservare il cielo: di fatto questo spazio centrale è stato pensato come spazio collettivo dedicato alle attività sociali, con l’installazione di sedute, un impianto d’illuminazione e la posa di terra stabilizzata drenante.