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Prezzi dei treni alle stelle: per i salentini il Natale in famiglia rischia di diventare un lusso

Si avvicina il Natale e per chi studia e lavora nelle città del Nord sarà un lusso tornare in Puglia e nel Salento. Il deputato Andrea Caroppo (FI), vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera fa sapere che molti treni per la Puglia sono già esauriti e quelli rimasti disponibili hanno prezzi salatissimi che arrivano al…

Si avvicina il Natale e per chi studia e lavora nelle città del Nord sarà un lusso tornare in Puglia e nel Salento. Il deputato Andrea Caroppo (FI), vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera fa sapere che molti treni per la Puglia sono già esauriti e quelli rimasti disponibili hanno prezzi salatissimi che arrivano al doppio del costo ordinario e, a volte, quasi al triplo.

L’audizione

«È inaccettabile» afferma Caroppo, che di questa situazione ha chiesto conto all’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi durante l’audizione in commissione Trasporti alla Camera. La risposta di Corradi arriverà nei prossimi giorni. «Ad oggi gli otto treni del mattino disponibili per il 21 dicembre da Milano a Lecce, dalle 5 alle 11.35, sono esauriti e fino a qualche giorno fa uno di questi, quello delle 10.15, costava oltre 300 euro, mentre il costo ordinario si aggira tra i 70 e i 100 euro. Gli ultimi treni rimasti disponibili per lo stesso giorno hanno un costo che parte da circa 200 euro e arriva fino a 300 euro», spiega Caroppo.

I più penalizzati

Il deputato salentino sottolinea che si tratta di un vero e proprio salasso che danneggia un intero territorio e i suoi cittadini, compromettendo la disponibilità e l’accessibilità economica ai trasporti pubblici di tantissime famiglie. I più penalizzati sono soprattutto i giovani lavoratori e gli studenti universitari che non possono pagare lo scotto dell’aumento sconsiderato dei prezzi «a causa di logiche algoritmiche che non tengono conto del diritto alla mobilità a pari condizioni e a prezzi accessibili in tutto il Paese». Il 12,5 per cento del bilancio delle famiglie è destinato ai servizi di trasporto pubblico. Caroppo evidenzia che aumentare in modo sconsiderato il costo dei biglietti proprio nel periodo natalizio, significa erodere la capacità di acquisto di tantissime famiglie e, di conseguenza, limitarne il diritto alla mobilità.

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