Potenza, medici e infermieri in fuga dall’ospedale San Carlo. I segretari Uil Fpl: «Il sistema collasserà»

Un quadro allarmante emerge da un recente rapporto della Banca d’Italia, che evidenzia una preoccupante carenza di personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. «Numeri impietosi raccontano una realtà drammatica», dichiarano i segretari Uil Fpl Basilicata Pisani e Verrastro, denunciando la grave carenza di personale sanitario e la fuga di medici dall’ospedale San Carlo di Potenza.

Il quadro

Negli ultimi dieci anni, la regione ha assistito a un calo di infermieri e tecnici a tempo indeterminato, compensato solo da un precario aumento di personale a termine. Un trend preoccupante che si estende anche al corpo medico, dove il 16% del personale totale ha subito una riduzione in tutte le tipologie contrattuali. A destare ancora maggiore apprensione è il dato relativo al ricambio generazionale: ben il 40% dei medici stabili operanti presso le strutture pubbliche lucane ha superato i 60 anni, una percentuale nettamente superiore rispetto alla media nazionale (27%).

L’appello

Le conseguenze di questa emorragia di professionisti sono tangibili: turni di lavoro massacranti, sovraccarico di lavoro per il personale restante, e un generale calo della qualità dell’assistenza sanitaria. I pazienti, già provati dalla malattia, si ritrovano ad affrontare attese interminabili per visite e prestazioni, alimentando frustrazione e malcontento. «La situazione non può più essere ignorata». La Uil Fpl lancia un accorato appello alle istituzioni regionali e sanitarie, affinché intraprendano azioni immediate e concrete per scongiurare il collasso definitivo del sistema sanitario lucano. Occorre investire per migliorare le condizioni di lavoro, creando un ambiente più attrattivo per i professionisti della salute.

I possibili interventi

Di pari passo, è necessario potenziare la formazione e lo sviluppo professionale, garantendo al personale sanitario le competenze necessarie per affrontare le sfide future. «Il tempo stringe. La Basilicata non può permettersi di perdere altri professionisti. Bisogna agire con tempestività e determinazione per invertire la rotta e garantire ai cittadini il diritto a una sanità efficiente e di qualità. In gioco c’è il futuro stesso del sistema sanitario regionale e il benessere di un’intera popolazione – concludono – La Basilicata non può rimanere immobile di fronte a questa crisi. È necessario un piano d’emergenza straordinario che coinvolga tutti gli attori in gioco, Regione, aziende sanitarie, sindacati e cittadini. Solo con un impegno corale e condiviso sarà possibile risollevare le sorti della sanità lucana e restituire ai cittadini la speranza di un futuro migliore».

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