Potenza, gli allevatori chiedono aiuto: «Senza acqua muoiono gli animali»

Anche gli animali stanno patendo la grave siccità: l’accesso all’acqua è fondamentale per la loro salute e il loro benessere, e soprattutto per la loro sopravvivenza. La siccità può portare a una carenza di acqua potabile, con gravi conseguenze, a cui si aggiungono la secchezza e la morte dei pascoli, la principale fonte di cibo per molti animali allevati

L’appello dagli allevatori

«In questo momento servono interventi immediati per dare un sostegno e garantire l’approvvigionamento di acqua agli allevamenti». Così si rivolge il presidente dell’Associazione regionale allevatori (Ara) di Basilicata, Palmino Ferramosca, alla Regione Basilicata e ai sindaci, considerata la difficile situazione che il comparto sta vivendo per via della siccità, con conseguente rincaro dei foraggi e mangimi.

«Qualche avvisaglia si era già avuta – ha spiegato Ferramosca – soprattutto tra gli allevamenti transumanti che avevano dovuto anticipare, nel Materano, il rientro dalla pianura perché i pascoli erano davvero scarsi e poveri».

La concatenazione di effetti

É proprio la mancanza di acqua il problema principale che si ripercuote a vari livelli nel settore, a partire dalla scarsità di foraggio. Il presidente della Ara incalza: «Purtroppo si sta verificando anche l’impoverimento delle sorgenti con grandi difficoltà per gli allevamenti estensivi che sono impossibilitati a trovare acqua anche negli abbeveratoi disposti lungo i percorsi. Per questo, proprio in queste ore abbiamo messo a disposizione degli allevatori lucani una cisterna di acqua per far fronte alle situazioni più critiche».

L’allarme ai prefetti

L’Associazione regionale allevatori ha comunicato ufficialmente ai prefetti di Potenza e Matera la difficile situazione che coinvolge anche gli allevamenti da latte.
«Speriamo in una soluzione immediata – ha aggiunto il direttore dell’Ara di Basilicata, Franco Carbone – anche con l’intervento della protezione civile, ma la situazione, considerando che siamo a giugno, è davvero molto difficile. Occorre intervenire con tempestività».

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