Insediato ufficialmente il nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), l’avvocato Francesco Mastro. «A Brindisi, infrastrutturazione senza precedenti. Restyling importante del terminal di Costa Morena». Il nuovo numero uno dell’AdSPMAM succede al commissario straordinario, l’ammiraglio Vincenzo Leone, subentrato a sua volta dopo le dimissioni di Ugo Patroni Griffi.
Le opere in Puglia
Nella conferenza stampa di presentazione, Mastro ha rimarcato di preoccuparsi principalmente di portare a termine tutti i progetti infrastrutturali nei sei porti dell’Autorità di Sistema: Termoli, Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi. Il valore delle opere complessive si aggira a circa un miliardo, derivante da finanziamenti, alcuni anche dal Pnrr (questi ultimi scadono a giugno). «Tre porti sono di livello economico internazionale e due porti Cor – spiega il presidente – Brindisi e Bari, le più grandi realtà dove anche le infrastrutturazioni sono un punto importante per quella che è la prosecuzione di alcuni porti ed il nuovo inizio in altri, di un’economia che forse poteva aver rallentato un attimo, per le contingenze dell’economia nazionale».
Brindisi, dunque, si appresta a vivere un triennio di grandi cambiamenti portuali: «La città vedrà una infrastrutturazione senza precedenti – annuncia Mastro – stiamo finendo di colmare il colmabile. Ogni porto ha la sua vocazione: turistica o commerciale. Brindisi le ha tutte. È un porto strategico, più di quello di Genova, e bisogna guardare ad Est. Abbiamo in progetto di rinnovare, e quindi potenziare, il terminal sia per i passeggeri dei traghetti che per i croceristi (terminal di Costa Morena, che sarà oggetto di restyling, grazie a cinque milioni di finanziamento del Pnrr, ndr). Msc ha avuto la concessione per un importante scalo come Brindisi. Quindi, non era possibile che i passeggeri potessero sostare in delle colmate di asfalto e non aver un terminal vero e proprio». Per Mastro, «la tendenza per i prossimi anni è un miglioramento dei traffici, compresa la nautica di diporto, un filone che intendiamo sviluppare».
Enel ed Edison
Il presidente ha parlato anche di Enel ed Edison: «Su Enel – spiega Mastro – sarà il governo a dirci cosa vorrà fare. Io ho sempre detto che non intendo mantenere alcuno spazio inutilizzato in nessun porto. Devono darmi una risposta, dopodiché cercherò di capire come mantenere quella banchina utilizzabile, perché può dare una grossa spinta all’economia del porto. Edison è una cosa che riguarda il governo. L’Autorità non può fare nulla, se non decidere se rilasciare o meno la concessione». Mastro, poi, ha evidenziato l’importanza del dialogo con l’amministrazione comunale, per rafforzare le aree di interazione città-porto. Della stessa visione è il sindaco, Giuseppe Marchionna: «Mastro è una figura di continuità tra i mandati di Patroni Griffi e Leone – afferma il primo cittadino – oltre ad un rapporto personale splendido c’è una condivisione totale per ciò che riguarda la definizione del quadro delle aree di interazione città-porto, che sono previste dal Piano regolatore portuale e sul quale bisognerà sviluppare una serie di iniziative».










