Pnrr, a Bari progetti a rischio: pesa la carenza di personale

Bari potrebbe non essere in grado di realizzare tutti i progetti finanziati con il Pnrr. È questo il dato che emerge dal report stilato dalla “Fondazione con il Sud” e curato dall’economista dell’Università di Bari Gianfranco Viesti. Un dossier che, pur non sorprendente nei risultati cui approda, torna a evidenziare le notevoli discrepanze tra le amministrazioni meridionali e quelle del Nord.

A essere maggiormente incisiva nella difficoltà del capoluogo pugliese e dei comuni del Sud è, prima di tutto, la carenza di personale. Cinque i dati analizzati dal dossier: il numero dei dipendenti rapportati alla popolazione nel 2019, la variazione del rapporto tra dipendenti e popolazione tra il 2008 e il 2019, la percentuale di dipendenti a tempo indeterminato che possiedono una laurea sul totale dei dipendenti, il numero dei dipendenti con un’età inferiore a 50 anni e la percentuale di dirigenti e di categoria D sul totale dei dipendenti al 2019. A seconda del peso attribuito a ognuna di queste categorie prese in esame, i 103 comuni italiani sono stati divisi in quattro quartili, classificati a partire da quelli con le maggiori difficoltà.

Allarmante la quantità di amministrazioni meridionali presenti nel primo quartile, quello, cioè, dei comuni che con più difficoltà potrebbero portare a termine i progetti Pnrr. In questa fascia, rientrano ben 21 comuni del Sud, a fronte dei due del Nord-Est e i tre del Centro. Nessun comune del Nord-Ovest rientra invece in quelli messi peggio. Valori particolarmente negativi si riscontrano, per quanto riguarda la Puglia, a Foggia, Taranto e Barletta. Nel secondo quartile, quello che raggruppa i casi relativamente più critici, si colloca il capoluogo pugliese.

Bari riporta un valore negativo relativamente alla numerosità dei dipendenti rispetto alla popolazione: -192. Anche la percentuale dei dirigenti è di segno negativo, con un -6% rispetto alla percentuale dei dipendenti totali. Infine, il 44% possiede un titolo di studi universitario e solo il 34% dei dipendenti ha meno di 50 anni. Non sorprende, quindi, che a partire dal terzo quartile, comincino a rientrare i comuni del Centro e del Nord. Nel terzo quartile troviamo grandi amministrazioni come Roma e Milano, ma anche Genova e Parma, mentre, tra i comuni messi meglio di tutto lo Stivale, si collocano Bologna, Firenze e Venezia.

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