Piazza Tony Santagata, la dedica del paese a due anni dalla scomparsa dell’artista foggiano

«Sono molto felice per questo riconoscimento. Tony lo meritava in pieno. Ha sempre portato nel mondo la sua Sant’Agata e la sua Puglia» . Così la vedova di Tony Santagata, Giovanna Isola Moresa, in occasione della intitolazione a suo marito della piazza principale del paese dove l’artista è nato, a Sant’Agata di Puglia.

Il piccolo comune nel Foggiano ha infatti dato i natali al cantante, cabarettista, attore e conduttore televisivo, e autore di alcuni dei brani di maggiore successo degli anni 70 e 80, scomparso il 5 dicembre 2021 a 86 anni. Antonio Morese andò via da giovane da Sant’Agata di Puglia, paese di 1.800 persone in provincia di Foggia, da cui prese il nome d’arte di Tony Santagata, diventato famoso in Italia e all’estero grazie alle sue grandi doti artistiche. E a circa due anni dalla sua morte, il suo paese gli ha dedicato la piazza principale che porterà il suo nome.

«Sono qui nel paese natio di mio marito – ha proseguito la moglie di Tony – nella casa di famiglia che desideroso diventi un museo, dove raccogli dischi, foto, abiti di scena, la sua divisa da ufficiale in congedo dei carristi ei tantissimi scritti, racconti, novelle, poesie che mio marito, da uomo di grande cultura, ha lasciato. Un modo per contribuire ancor più alla conoscenza della sua vita e della sua arte nel mondo ed anche un modo per promuovere la conoscenza di questo splendido borgo a cui Tony era straordinariamente legato».

Dopo la tappa in mattinata nel cimitero del piccolo comune dove Tony Santagata è sepolto vicino al figlio scomparso poco prima di lui (nell’agosto del 2020), nel pomeriggio l’intitolazione della piazza dove sono state apposte delle targhe e in serata un concerto della corista Flora Celi, per 40 anni storica collaboratrice dell’artista.

Segue la lettura da parte della vedova di un omaggio che un grande amico di Tony ha tributato al cantante. «Stiamo lavorando, con l’altro mio figlio, anche alla biografia di Tony – aggiunge Isola Moresa – e il mio desiderio è che emerga ancor più l’immensa carica umana che Tony aveva. Una componente che, per quanto io la conoscessi, ho apprezzato e scoperto ancor più dopo la sua morte. Tony non è stato solo un grande artista. E’ stato prima di tutto un grande uomo».

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