L’Automotoclub storico italiano (Asi) e l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) hanno rinnovato il protocollo d’intesa siglato nel settembre 2020 per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico del Paese grazie alle molteplici iniziative promosse dal settore del motorismo storico.
L’incontro tra Alberto Scuro e Antonio Decaro, presidenti di Asi e Anci, è avvenuto oggi a Bari nell’ambito del convegno intitolato “Economia sociale tra sviluppo e resilienza”, organizzato da Anci con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con la Camera di commercio di Bari.
Nella stessa occasione è stato presentato “Asi AutoShow”, evento che da domani, giovedì 6, a domenica 9 ottobre attraverserà la Puglia con un vero museo a cielo aperto composto da 130 auto storiche provenienti da tutta Italia e testimoni di un secolo di produzione automobilistica mondiale. Tutti esemplari certificati, in rappresentanza di 20 differenti marchi nazionali e stranieri, dall’Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 alla Toyota MR2 del 2001, spaziando dalle piccole fuoriserie realizzate sulla base della popolare Fiat 600 alle iconiche granturismo come la Jaguar E-Type, dalle esclusive berline di casa Mercedes alle sportive purosangue come la Ferrari Testarossa.
Il programma di “Asi AutoShow” entrerà nel vivo venerdì 7 ottobre con la tappa a Lecce, dove le auto rimarranno esposte in piazza Sant’Oronzo mentre i partecipanti vivranno un’esperienza immersiva alla scoperta della città, con tanto di esibizione dedicata alla pizzica, la danza popolare salentina.
Sabato 8 ottobre si andrà alla volta di Castellana Grotte e di Taranto, mentre sarà il molo San Nicola di Bari ad accogliere la carovana per il gran finale di domenica.
«Il protocollo d’intesa siglato con Anci – ha dichiarato Scuro – ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso virtuoso che la Federazione sta portando avanti in ambito sociale e culturale. Il motorismo storico non è solo passione, ma è un settore che offre grandi opportunità per lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi di Anci».
«La bellezza dell’Italia – ha evidenziato Decaro – è nella ricchezza dei suoi scorci, nell’unicità dei suoi borghi, nei paesaggi mai uguali a se stessi. Chi viaggia a bordo dei veicoli storici può goderne da una posizione privilegiata: il rinnovato accordo con chi come l’Automotoclub Storico Italiano rappresenta gli amanti di questi mezzi continuerà a fornire le migliori opportunità per scoprire i mille angoli d’Italia sviluppando il turismo esperienziale. Anci – sottolinea infine Decaro – ringrazia ancora ASI per il sostegno e la solidarietà dimostrati ai Comuni nella fase più acuta della pandemia, nella primavera del 2020».