Dalla città garganica, destatasi dopo l’onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, parte un messaggio di consapevolezza «Sappiamo cosa non vigliamo essere». A dirlo sono i sindaci del Promontorio che si sono ritrovati a Mattinata per rispondere all’invito del sindaco Michele Bisceglia, tutti insieme intorno al prefetto Maurizio Valiante, al questore Ferdinando Rossi e al vice presidente Raffaele Piemontese, e confortati dalla presenza del vescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone. Presente anche la presidente Anci Puglia, Fiorenza Pascazio e il presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti.
Avviso Pubblico
Un’aula consiliare ricolma di fasce tricolori, chiamate a raccolta per quello che il sindaco Michele Bisceglia ha evidenziato come «un nuovo passo nella consapevolezza di un cammino che ha reso la lotta alla mafia un impegno quotidiano». Così davanti al prefetto e a Roberto Montà, presidente nazionale di Avviso Pubblico è stato stipulato un “Patto per la sicurezza urbana” – elaborato dal prefetto Valiante – in un’ottica di gestione partecipata della difesa del territorio. Un patto che ora sarà ratificato da ogni consiglio comunale delle città garganiche per rendere le singole voci un coro contro le organizzazioni criminali e le infiltrazioni mafiose nella vita pubblica.
Le dichiarazioni
«Siamo a Mattinata per portare il contributo e l’esperienza della nostra rete che in questi anni ha lavorato in una logica di attività preventive. Le nostre proposte integrano e accompagnano le misure indicate nel protocollo con l’obiettivo di far crescere il livello di consapevolezza, la responsabilità comune e gli anticorpi delle comunità locali, intese come l’insieme di amministrazioni, associazioni, attori economici e sociali», ha ricordato Montà.
«Il nostro territorio è ricco di storia e cultura, costruiti dal lavoro di donne e uomini che le mafie vorrebbero cancellare e far dimenticare. Il nostro lavoro è quindi richiamarci a quella tradizione di solidarietà e compartecipazione, con l’obiettivo di sviluppare un senso del bene comune», ha detto Pierpaolo D’Arienzo, sindaco di Monte sant’Angelo e presidente pugliese di Avviso Pubblico.
«Orgoglio e appartenenza oggi stanno dalla parte della “squadra dei buoni”: è questo il valore più importante che dobbiamo riconoscere e difendere nella lotta di liberazione dalle mafie e dall’illegalità che si sta conducendo sul Gargano e in provincia di Foggia«, ha evidenziato il vice presidente Raffaele Piemontese.