La Rete delle donne Costituenti della Puglia ha inviato, oggi, un protocollo d’intesa sulla presenza femminile negli eventi pubblici alle Istituzioni pugliesi, tra cui il Presidente della Regione, la Presidente del Consiglio regionale, il Presidente dell’Anci, i Rettori delle Università , alle Confederazioni di lavoratori e datoriali, agli ordini professionali.
«Alla base della richiesta – si legge in una nota diffusa dalla Rete delle donne Costituenti pugliese – la scarsissima presenza, ed in moltissimi casi la completa assenza, di donne in eventi, convegni, dibattiti, tavole rotonde. Un problema quello del “male panel” che, senza eccezioni, è riscontrabile su tutto il territorio regionale e continuamente segnalato da associazioni, amministratrici e dirigenti, reti femminili del territorio che agiscono e si riconoscono nella Rete delle Donne Costituenti».
«Come se – si chiedono le donne Costituenti – temi quali la transizione digitale ed ecologica, la cooperazione internazionale, l’economia, il lavoro, la sanità, l’istruzione e la ricerca non siano argomenti sui quali si giocano anche i destini delle donne della nostra comunità, e come se alle donne non debbano essere riconosciute competenza, esperienza e preparazione».
La Rete delle donne Costituenti si prefigge il raggiungimento della democrazia paritaria attraverso il riequilibrio di genere, traguardo che è raggiungibile, anche attraverso la sottoscrizione del protocollo che abbiamo proposto alle diverse Istituzioni pubbliche in cui chiede tra l’altro di impegnarsi affinché negli eventi pubblici siano previste presenze femminili in ugual numero a quelle maschili; evitare che il coinvolgimento delle donne venga limitato al solo ruolo di moderatrice; impegnarsi a coinvolgere donne competenti seppure con percorsi di carriera limitati dal cosiddetto “soffitto di cristallo”; accettare l’invito come relatore ad una conferenza solo dopo l’assicurazione che all’evento sia rispettata la parità di genere.