Parco della giustizia di Bari, ancora un no al ricorso degli ambientalisti: «Pregiudizi non ipotizzabili»

Sul Parco della giustizia a Bari arriva un altro no al ricorso degli ambientalisti. Il consiglio di Stato ha respinto l’appello che il comitato “Per un parco verde di quartiere alle ex casermette Capozzi e Milano” aveva presentato contro la realizzazione del nuovo Parco di Bari, i cui lavori sono cominciati ieri nel quartiere Carrassi con l’inizio dell’abbattimento dei fabbricati nelle ex caserme Capozzi e Milano.

Già nel 2022 il Tar Puglia aveva dichiarato inammissibile il ricorso degli ambientalisti per ‘carenza di interesse’. Con la stessa motivazione anche i giudici amministrativi di secondo grado, con una sentenza firmata dal presidente Luigi Carbone, hanno respinto l’appello giudicandolo infondato. Il comitato aveva infatti basato prima il ricorso, poi l’appello, sul “pregiudizio ambientale” che si produrrebbe in caso di approvazione del progetto.

«Fino al momento dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera da parte del Commissario straordinario del Parco della Giustizia di Bari – si legge però nel provvedimento – la lesione dedotta dai ricorrenti non è concretamente ipotizzabile». I giudici hanno anche rilevato come il contenuto del progetto «potrà essere esattamente individuato» solo durante la Conferenza di servizi (in programma a fine mese), «anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale».

Fino all’esame in Conferenza e all’approvazione da parte del Commissario, «il progetto stesso non avrà alcuna valenza vincolante né incidenza sull’assetto urbanistico». La decisione del Tar di respingere il ricorso è stata dunque giudicata corretta.

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