Papà investito a Santo Spirito: la Procura chiede il giudizio immediato

La Procura di Bari ha chiesto al gip di processare con il giudizio immediato Antonio Cassano, il 21enne che il 29 luglio scorso ha investito e ucciso con una moto, sul lungomare di Santo Spirito, il 47enne Gaetano De Felice. La pm titolare del fascicolo d’inchiesta, Savina Toscani, ha inviato la richiesta di immediato con le accuse di omicidio stradale pluriaggravato da quattro circostanze: il fatto che sia avvenuto sulle strisce pedonali, che l’Honda SH300 fosse sprovvista di assicurazione, che lo stesso giovane non avesse la patente per guidarla e che fosse risultato positivo all’alcoltest.

Quella sera Cassano, che portava in sella una ragazza, aveva anche assunto sostanze stupefacenti ma la perizia eseguita dal tossicologo Roberto Gagliano Candela ha escluso che potessero aver inciso sulla condotta. In sostanza, non sarebbero state determinanti nell’incidente. Il giovane, che è dal 5 agosto agli arresti domiciliari, travolse De Felice, informatore farmaceutico molto noto a Bitonto, mentre attraversava con suo figlio in braccio, protetto nella caduta dall’abbraccio del padre.

Durante l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Giuseppe Battista, Cassano (assistito dall’avvocato Giancarlo Schirone) aveva spiegato che quella sera usava per la seconda volta la moto, acquistata solo qualche mese prima. Ha riferito anche che aveva iniziato a frequentare la scuola guida, ma che le lezioni sarebbero riprese a settembre.

Non aveva ancora la patente, quindi, ma aveva comunque deciso di fare un giro con la sua nuova moto. Dopo aver accelerato sul rettilineo del lungomare, all’improvviso avrebbe visto sbucare tra le auto l’uomo con il bambino in braccio. Avrebbe abbagliato e cercato di frenare, ma non sarebbe riuscito a evitare l’impatto, fermandosi subito dopo.

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