Ospedale Covid in Fiera del Levante, mancano le firme: bloccata la riconsegna degli spazi

Resta tristemente chiuso e abbandonato l’ospedale Covid della Fiera del Levante, a Bari, in attesa da tre mesi delle firma sul verbale di riconsegna da parte della Regione Puglia e dell’ente fieristico.

Dopo un lungo e faticoso braccio di ferro i due soggetti pubblici avevano raggiunto un laborioso accordo per la restituzione degli immobili requisiti durante la pandemia dalla Prefettura di Bari. All’epoca le trattative furono portate avanti dal capo di gabinetto Giuseppe Catalano e dall’imprenditore Pasquale Casillo, poi dimessosi dall’incarico di presidente dell’ente Fiera per accettare la nomina alla guida dell’ex Banca popolare di Bari.

L’intesa di massima prevedeva lo stop fino a settembre 2023 del contatore dei fitti passivi versati dalla Regione Puglia per un totale di 2,5 milioni di euro, 110mila al mese anche nel periodo in cui l’ospedale è stato chiuso dopo la fine dell’emergenza. La riconsegna delle chiavi, altra condizione dell’accordo, è stata collegata a una valutazione tecnica per le spese necessarie al ripristino e a un piano di risanamento dei vecchi padiglioni da affidare a una new diligence da parte della nuova società Fiera del Levante e del socio Fiera di Bologna da portare in porto entro due mesi dall’avvenuta restituzione. Tuttavia da dicembre il verbale è rimasto chiuso nei cassetti e, nel frattempo, i soci hanno nominato un nuovo presidente e un nuovo cda a capo dell’ente Fiera del Levante, la società pubblica deputata alla gestione degli immobili del quartiere fieristico.

La neopresidente, l’imprenditrice del caffè Simonetta Lorusso, ha chiesto tempo per approfondire gli aspetti tecnici e giuridici dell’intesa avviata dal suo predecessore. A ciò si aggiunge il mancato insediamento del nuovo consiglio di amministrazione dell’ente Fiera in attesa di riunirsi per discutere il primo ordine del giorno con i nuovi componenti. In particolare Vito D’Ingeo per la Camera di Commercio, il commercialista Nicola Notarnicola per il Comune di Bari e il riconfermato Vito Barile per la Città metropolitana. Risultato: la nuova società Fiera del Levante sta rinunciando a contratti per fiere, convegni e iniziative in attesa degli spazi, circa il 40% delle superfici della Campionaria occupati dall’ospedale Covid. Una situazione kafkiana che rischia di produrre altri danni economici oltre a quelli già registrati nell’anno e mezzo in cui il centro per le maxi-emergenze è rimasto abbandonato a se stesso.

In base all’accordo di dicembre non ci dovrebbero essere problemi per la riconsegna dello spazio 7, l’ex centro vaccinale, e lo spazio 10 confinante che dovrebbe essere adibito a ufficio. In bilico, invece, la restituzione del padiglione ex agricoltura con la cupola in ferro dov’è stato ricavato l’ospedale Covid e che dovrebbe tornare alla funzione espositiva. Mentre nei padiglioni 11 e 9 la Regione Puglia ha proposto la creazione di un centro per la formazione permanente per le professioni sanitarie e uno spazio dedicato al settore della sanità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version