Ombrelloni e gelati a peso d’oro, crema solare su del 7,9%: sarà un’estate carissima e non solo per i turisti

Le tenaglie dell’inflazione continuano a tenere ben stretta la loro presa su famiglie e imprese e continueranno a farlo almeno fino a dopo l’estate. Nonostante l’aumento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, i prezzi stanno scendendo con grande lentezza, a differenza di quello che sta accadendo negli Stati Uniti.

I numeri, dunque, sembrano dimostrare che l’impennata dei prezzi in Europa sono più legati a un calo dell’offerta di beni che a un eccesso di domanda. Esattamente l’opposto di quello che si ritiene sia accaduto oltreoceano. Una condizione, dunque, molto più complicata da domare con la sola politica monetaria ma che richiede investimenti massicci negli asset strategici. In attesa che anche in questa ottica il Pnrr entri nel vivo e fornisca la scossa al Paese, quella che si prospetta è una estate di lacrime e sangue per i consumatori.

È quanto emerge dal report sviluppato dal Codacons che prende in esame alcuni dei prodotti simbolo della bella stagione.

Saliranno le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari per l’affitto di lettini, ombrelloni e sdraio, e per le consumazioni presso i lidi. Tutte conseguenze del rincaro dei carburanti che rendono più oneroso il trasporto di beni da una parte all’altra del Paese. L’aumento sarà tra il 10% e il 15% rispetto al dato del 2022. L’inflazione riguarderà anche i giornali: settimanali e periodici costeranno il 9% in più rispetto a un anno fa. Anche la classica crema corpo protettiva o abbronzante non verrà risparmiata con una aumento previsto di circa il 7,9%. In crescita, inoltre, anche i prezzi degli aerei e degli hotel. Il tutto senza dimenticare gli alimenti, beni primari colpiti pesantemente dall’inflazione negli ultimi due anni e mezzo.

I prodotti più consumati durante l’estate subiscono rincari anche a due cifre. Il gelato, ad esempio, costerà il 22% in più. Il pesce fresco aumenta in media del +5,9% ma se si ricorre ai prodotti ittici surgelati l’incremento sale al +16,6%. “Per le patatine fritte la spesa aumenta del +16,1% su base annua – si legge nel report del Codacons -. Costerà molto di più concedersi uno spritz o bere una birra: lo studio del Codacons rivela che gli aperitivi alcolici rincarano del +11,5%, le bevande alcoliche del +8,6%, la birra del +15,5%. E va peggio a chi opterà per le bevande analcoliche, i cui prezzi salgono del +17,1%, raggiungendo il picco del +18,4% per i succhi di frutta; +15% le acque minerali”.

«Il nostro studio certifica purtroppo un trend al rialzo per tutti i beni legati all’estate, e anche se l’inflazione dovesse scendere nelle prossime settimane, i prezzi dei beni e dei servizi legati al periodo estivo saliranno tra giugno ed agosto per effetto della maggiore domanda e di fattori stagionali – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Questo significa che gli italiani, per concedersi una vacanza, trascorrere una giornata al mare e consumare gelati o bibite, dovranno mettere mano al portafogli e affrontare una spesa sensibilmente più alta rispetto a quella degli ultimi anni».

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