Il tema della disoccupazione giovanile è una forte criticità a Bari, con ben 15mila ragazzi che secondo le stime ormai non lo cercano più. Ci sono degli strumenti, tuttavia, che possono invertire la tendenza e dare risposte anche a quei numeri che emergono dalle ricerche Anpal-UnionCamere, su sistema informativo Excelsior, e che raccontano di migliaia di posti di lavoro, 33.450 solo per il trimestre settembre-novembre in provincia di Bari, che nella maggior parte dei casi non incontrano i candidati adeguati.
A chiudere questo triste elenco di numeri, il livello di sfiducia delle imprese di riuscire a trovare il candidato giusto per il lavoro offerto, ormai sopra il 40% per settori come la metalmeccanica. Per i settori che più di altri soffrono nel riuscire a trovare tecnici specializzati qualche possibilità c’è grazie alla formula dell’apprendistato duale, una tipologia di contratto a causa mista che prevede la concomitanza di istruzione e formazione professionale.
Una modalità contrattuale che può seguire benissimo un percorso formativo post diploma, come quello offerto dagli Its che, secondo la riforma entrata in vigore il 26 luglio 2022, cambieranno il nome in Its Academy, ovvero Istituti Tecnologici Superiori.
L’apprendistato come metodo per agevolare l’entrata dei ragazzi nelle aziende del territorio, come racconta Gaetano Mesto, membro del team di Direzione di Ifoa che gestisce anche le attività del job center di Porta Futuro a Bari. «E’ una formula vincente – esordisce Mesto – perché abbina formazione in aula a lavoro in azienda, garantendo tutte le tutele agli studenti e un compenso che cresce con il passare dei mesi fino al termine della scadenza di un anno».
In terra di Bari ci sono già stati casi portati a buon fine come conferma il manager che riporta i risultati: «Sono già sette i progetti conclusi con 70 ragazzi assunti. I settori interessati sono diversi, non solo metalmeccanica ma anche agricoltura e ristorazione. Abbiamo già fatto progetti con aziende del territorio, tra le altre Gioiella, Mermec e Nuovo Pignone». Il vantaggio per le aziende è altrettanto evidente, ovvero la possibilità di crescere in casa quelle professionalità che all’esterno non riescono a trovare. Intanto, nei prossimi giorni partirà il progetto del Comune di Bari “Accademia del Lavoro”, rivolto alle aziende baresi che vogliano utilizzare lo strumento dell’apprendistato per assumere giovani fino a 25 anni, con modello Isee inferiore ai 10mila euro. Il contributo sarà di 5mila euro per ogni contratto di apprendistato attivato e verrà erogato alle aziende che utilizzeranno i servizi di matching domanda e offerta e di preselezione del Job centre di Porta Futuro, sulla base dei candidati segnalati dai servizi sociali del Comune». Anche i sindacati promuovono la formula, come spiega Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari-Bat: «Il combinato disposto Its e apprendistato duale potrebbe farci abbattere la disoccupazione giovanile entro 5-7 anni».
C’è una difficoltà da superare però. «Bisogna far conoscere questi strumenti a studenti e famiglie, devono entrare negli incontri di orientamento nelle scuole. Insieme, magari, anche a qualche ora sui diritti nell’ambito del lavoro, che non farebbero male per la consapevolezza dei ragazzi».