Nutri Score minaccia l’export pugliese. Piemontese: «Ci faremo sentire»

«Il sistema di etichettatura delle produzioni agroalimentari Nutri Score, proposto in sede europea dalla Francia, può rappresentare una reale minaccia per il nostro export, specialmente in questo momento storico, con un conflitto bellico ancora in atto, la crisi energetica e l’aumento vertiginoso dei prezzi». Lo dichiara in una nota l’assessore pugliese all’Agricoltura Donato Pentassuglia, commentando le trattative in corso questi giorni in Commissione europea per la scelta del modello di etichettatura nutrizionale da assegnare ai prodotti alimentari e obbligatoria per tutti i Paesi europei.

«Non resteremo in silenzio – aggiunge l’assessore – e nelle interlocuzioni con il nostro Governo faremo sentire, come Regione, la nostra voce per dare merito e valore a un sistema produttivo nel quale abbiamo investito fortemente garantendo sicurezza, salubrità, tracciabilità e qualità».

Secondo Pentassuglia «il sistema proposto dalla Francia, “a semaforo”, è semplicistico e non rende giustizia al principio sacrosanto della sicurezza degli alimenti in rapporto alla salute. Se approvata la nuova etichettatura europea determinerebbe un grave danno per le più importanti produzioni pugliesi, quali vino e olio, ma anche formaggi e insaccati, molte delle quali a denominazione di origine e ad indicazione geografica».

Anche secondo Coldiretti Puglia «il Nutri Score è un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, un colpo mortale alla dieta mediterranea con la prima vittima che sarebbe proprio l’olio extravergine di oliva».

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