Nuovo Cda della Banca popolare di Bari, Casillo sarà presidente. Carrieri: «Uomo per troppe stagioni»

Casillo è un grosso imprenditore pugliese e non potrà che essere attrattivo per la banca, ma «è un uomo per troppe stagioni perché non ha ben chiaro cosa vuol fare da grande». Commenta così Giuseppe Carrieri, uno dei candidati al Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Bari, la quasi-certa elezione di Pasquale Casillo a presidente dell’istituto controllato da Mediocredito centrale.

L’azionista di maggioranza ha infatti depositato le liste per l’elezione degli organi sociali che saranno eletti il 12 giugno prossimo. Unico candidato alla carica di presidente è proprio l’imprenditore coratino, che allo stato attuale ricopre lo stesso ruolo pure in diverse altre realtà, come ad esempio l’Ente autonomo Fiera del Levante, la Investor Advisors SpA e la Vecchio Mulino Holding Srl: la sua elezione è praticamente scontata, non essendoci competitor ed essendo il candidato del socio che detiene il 98% di Bpb . Nella lista presentata da Microcredito (che ha proposto anche i compensi per il presidente e i sette componenti del CdA, pari rispettivamente a 70 e 60mila euro) ci sono anche Cristiano Carrus (già amministratore delegato della Banca), Francescopaolo Ranieri, Elena De Gennaro e tre indipendenti: Simonetta Acri, Luciano Filippo Camagni e Grazia Dicuonzo.

Giuseppe Carrieri e Giovanni Colangelo (già componente del CdA di Banca popolare di Puglia e Basilicata) sono, invece, i due candidati della lista di minoranza AssoAzionistiBpb, che raccoglie circa 70mila piccoli azionisti dell’istituto di credito: «Abbiamo solo il 2%, ma di scontato non c’è niente perché può capitare una dimenticanza o una irregolarità» dice Carrieri, che aggiunge: «Ci aspettiamo che sino all’ultimo la politica pugliese possa far capire a Mediocredito che in tutte le assemblee c’è il diritto di tribuna e la rappresentanza delle minoranze, che devono avere anche la possibilità di effettuare un controllo». Anche per questo AssoAzionistiBpb ha candidato come componenti del collegio sindacale Riccardo Rocca e Michelangelo Liuni, che dovranno vedersela contro Ignazio Parrinello, Monica Golini e Luigi Maria Rocca: «I sindaci sono l’organo di controllo e nemmeno in questo 70mila cittadini possono avere un rappresentante?» dice Carrieri, che accusa: «Solo due candidati di maggioranza sono baresi (la professoressa Dicuonzo e l’avvocato Ranieri, ndr), ma la cosa clamorosa è che viene confermato Carrus, che in due anni di attività ha fatto perdite per 200 milioni. Questo Consiglio di amministrazione è un quasi-disastro su tutta la linea».

Gli azionisti potranno votare i rappresentanti designati, in modo telematico, entro e non oltre il prossimo 8 giugno: «È assurdo non fare questa assemblea in presenza – aggiunge Carrieri -. Nonostante tutto, però, invitiamo tutti i soci ad andare in filiale e farsi spiegare le modalità di voto, seppur complicate. Bisogna che tutti votino in modo da mostrare che anche i piccoli azionisti partecipano e hanno a cuore le vicende della Banca».

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