Non solo giornali, più servizi nelle edicole pugliesi: «Cambiamento necessario per un settore in crisi»

Le edicole pugliesi si apprestano a diventare dei veri e propri “bazar” grazie alla nuova legge approvata dal Consiglio regionale della Puglia che consente ai punti vendita di ampliare la gamma di servizi offerti ai cittadini attraverso la vendita di prodotti non alimentari, l’installazione di apparecchi per la distribuzione automatica di alimenti e bevande.

La proposta di legge sulle “Misure a sostegno della stampa e delle edicole“, di cui è primo firmatario il capogruppo de La Puglia domani Paolo Pagliaro, è stata sottoscritta da numerosi consiglieri regionali e ha l’obiettivo di “lanciare un salvagente a un settore in profonda sofferenza, ultimo anello di una catena, quella editoriale, che sta subendo da anni una crisi strutturale che ha portato ad una brusca contrazione delle vendite di giornali cartacei”.

Lo spirito della legge è quello di consentire alle edicole pugliesi di ampliare la merceologia posta in vendita e i servizi offerti alla clientela trasformando i punti vendita della stampa in veri e propri punti multiservizio per i cittadini, con la possibilità, nel rispetto delle vigenti normative degli specifici settori, di associare alla vendita di giornali e riviste altre tipologie commerciali o di servizi.

Fermo restando l’obbligo della vendita di giornali, quotidiani e periodici, assicurando parità di trattamento nella vendita delle pubblicazioni, i punti vendita esclusivi, nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa, possono destinare una parte della superficie alla vendita di prodotti non alimentari, di prodotti alimentari tramite apparecchi automatici.

Si tratta, evidenzia il consigliere Pagliaro, di «un aiuto concreto agli edicolanti in difficoltà, ampliando la tipologia di articoli in vendita e i servizi offerti».

Lo spirito della legge, aggiunge, «è proprio quello di andare incontro concretamente agli edicolanti pugliesi, consentendo di affiancare a quotidiani e periodici la vendita di determinati alimenti e bevande. Diversificare – conclude Pagliaro – è un cambiamento necessario, ampliando la vendita a biglietti dei mezzi pubblici, giochi per bambini, libri e souvenir, al ritiro dei pacchi. Attività che riescono a portare ricavi aggiuntivi rispetto a quelli sempre più risicati di quotidiani e riviste».

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