“Non poteva che nascere un fiore”: così i bimbi di Mesagne cancellano un simbolo dell’orrore

Una svastica, simbolo di orrore e di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità, diventa un fiore, simbolo di rinascita e speranza grazie alla fantasia dei più piccoli.

Accade a Mesagne, dove i bambini del centro socio-educativo “Paideia”, gestito dalla cooperativa Divenire, hanno risposto così al gesto di «un imbecille», come lo definisce il sindaco Toni Matarrelli. «Bravissimi – scrive il primo cittadino su Facebook -. La risposta è sempre nel cuore dei più piccoli, sta a noi adulti cercarla e farne tesoro».

Quando i bambini hanno notato il simbolo sull’asfalto «hanno avuto tutti la stessa reazione», spiegano dalla cooperativa Divenire: «Tutti hanno avvertito subito un fastidio, un disagio alla vista di quel simbolo… Disgusto, tristezza e rabbia le emozioni predominanti che sono state rielaborate e trasformate per consolidare l’importanza della memoria».

Le foto, diffuse sui social, hanno subito fatto il giro del web e tantissime sono state le condivisioni e i complimenti ai bambini di Mesagne. La sezione locale dell’Anpi, intitolata a Eugenio Santacesaria, ha anche invitato i ragazzi a un incontro di sensibilizzazione contro «i rigurgiti fascisti».

Ai piccoli mesagnesi sono arrivati anche i ringraziamenti «a nome di tutta la Regione» da parte del presidente Michele Emiliano.

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