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Nomadi digitali: Airbnb sceglie Brindisi. Lopane: «Grande opportunità per la Puglia»

Si stima che siano oltre 30 milioni le persone che grazie alle tecnologie digitali scelgono di svolgere il proprio lavoro a distanza senza essere legati a sedi di fisiche. Sono i cosiddetti nomadi digitali ai quali Airbnb, leader mondiale per la ricerca e la condivisione di alloggi, dedica il programma “Live and work anywhere”, selezionando…

Si stima che siano oltre 30 milioni le persone che grazie alle tecnologie digitali scelgono di svolgere il proprio lavoro a distanza senza essere legati a sedi di fisiche. Sono i cosiddetti nomadi digitali ai quali Airbnb, leader mondiale per la ricerca e la condivisione di alloggi, dedica il programma “Live and work anywhere”, selezionando 20 hub che da settembre verranno promossi.

Luoghi in cui lavorare da remoto e vivere le meraviglie di un territorio, coniugando tempo libero e turismo in posti dove il tempo si ferma e lascia spazio all’arte, al mare, agli eventi, alla natura incontaminata, all’enogastronomia.

Tutto ciò in Puglia è possibile e per questo Airbnb ha inserito Brindisi e la sua provincia tra i 20 hub.

«La pandemia ha rivoluzionato le nostre abitudini orientando aziende, dipendenti e professionisti verso modalità di lavoro flessibili. Il digitale amplifica questo fenomeno e lo rende dirompente» sottolinea l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane. «Seguiamo con grande interesse il progetto avviato dal Comune di Brindisi e dalla sua provincia con Airbnb, insieme alle iniziative che stanno nascendo nei territori pugliesi, per cogliere le opportunità del nomadismo digitale. Sul web, quest’anno, crescono in modo esponenziale le ricerche nel nostro Paese sullo “smart working 2022” con un +3,350%. Un fenomeno che da un lato ci permette di accendere i riflettori sulle bellezze della Puglia e di valorizzare le nostre destinazioni turistiche, dall’altro necessita di essere riconosciuto sul piano normativo ed esplorato nelle sue potenzialità».

Secondo i dati diffusi ad aprile dall’associazione italiana nomadi digitali insieme ad Airbnb, 3 smart worker su 4 sceglierebbero il Sud come meta per il lavoro da remoto mentre il 50% vorrebbe soggiornare per più di 3 mesi. L’ipotesi più gettonata per la permanenza è quella di case e appartamenti in affitto. D’altro canto, nello stesso recente rapporto, si rileva una accentuata necessità di servizi efficienti, con riferimento principale alla connessione ad internet, di costi della vita sostenibili, di attività culturali per sperimentare e sentirsi parte attiva delle tradizioni locali.

«Partiamo proprio da queste indicazioni – conclude l’assessore Lopane – per conoscere nel dettaglio una domanda che continuerà a crescere e che ci permette, tra le altre cose, di intervenire sulla stagionalità dei flussi turistici in linea con la strategia regionale del turismo che stiamo riscrivendo e che guarda al 2030».

L’iniziativa lanciata da Airbnb prevede azioni di marketing per promuovere e supportare le destinazioni d’interesse per smart workers. Il Comune di Brindisi ha candidato con successo il progetto “Sea Work & Live Brindisi e Puglia” in partenariato con la Provincia di Brindisi, con i comuni della provincia, con numerose associazioni di categoria ed imprese e con il patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili e della Regione Puglia. Insieme alla Puglia anche il Friuli Venezia Giulia è stata inserita tra le 20 destinazioni globali.

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