Sospeso lo sfratto esecutivo della disabile di Noicattaro Annamaria, che ha subito l’ennesimo accesso da parte dell’ufficiale giudiziario. C’erano tutti, carabinieri, operatori di un’ambulanza e medico di bordo, e c’erano anche le associazioni e i volontari che stanno sostenendo Annamaria in questo difficile momento. L’accesso è avvenuto, ma l’esecuzione è stata temporaneamente sospesa a causa delle condizioni di salute della disabile che, come ha attestato il dottor Vincenzo Limosano, non avrebbero permesso la trasportabilità di Annamaria a causa di un’aritmia in crescita.
Ma poi, spostarla dove? Questo è un ulteriore nodo cruciale. Pur avendo l’ufficiale giudiziario negato un’ulteriore proroga, rimane il dubbio su dove trasportare una paziente con tutte quelle criticità cliniche. Anche il medico dell’Asl, soggetto “super partes” nella triste battaglia tra gli ex coniugi, ha dichiarato che Annamaria non poteva essere trasportata. La scelta di destinarla ad una Rsa non è nelle volontà dell’ammalata di Sla, che invece chiede solo un po’ di tempo per poter mettere a norma una casa che, nei mesi precedenti, è stata resa disponibile. Tempo che non è stato concesso.
L’appartamento a Bitritto, che era stato trovato dai volontari, necessita di interventi imprescindibili, come una rampa di accesso per la carrozzina e l’allargamento di alcuni ambienti. Ora tutto passa nelle mani del Giudice Valentina D’Aprile, che leggerà il verbale e deciderà se concedere altro tempo o propendere per l’immediata esecuzione dello sfratto, scegliendo una destinazione consona per Annamaria.